Roma, Mertens congelato per due motivi. Doppio colpo per Mourinho

Nello scorso campionato, giallorossi noni per reti segnate: il tecnico portoghese chiede un attaccante e una mezzala che dia un supporto offensivo
Roma, Mertens congelato per due motivi. Doppio colpo per Mourinho
Roberto Maida
5 min

ROMA - La stima è semplice: alla Roma mancano 20-25 gol. E’ un problema serio. E dopo aver chiuso il campionato con il nono attacco della Serie A, Mourinho ha deciso di correre ai ripari sul mercato. L’indicazione che ha dato alla proprietà è chiara: bisogna prendere un attaccante che possa affiancare Abraham e una mezz’ala con caratteristiche offensive che possa sostituire Mkhitaryan. Oltre a Matic, al secondo portiere Svilar e ai due acquisti imminenti, cioè il terzino destro turco Celik (Lilla) e l’ala destra Solbakken.

Roma, le carenze in attacco

Non è pensabile un miglioramento consistente se la Roma, peraltro più solida in difesa rispetto all’inizio del Mouregno, segna meno di Sassuolo, Verona e Udinese. Escludendo Tammy Abraham, che ha segnato 17 reti dimostrandosi da subito un ottimo centravanti, alla Roma è mancato il contributo degli altri attaccanti: Shomurodov ed El Shaarawy hanno prodotto 3 gol a testa, Zaniolo e il giovane Felix appena 2, il quasi dimenticato Carles Perez 1. Per fortuna Mourinho ha ottenuto da Lorenzo Pellegrini la migliore stagione in carriera anche sotto l’aspetto realizzativo: 9 gol. Altrimenti la Roma non sarebbe riuscita a raggiungere l’Europa, non attraverso il campionato almeno. Lo stesso Mkhitaryan, che con Fonseca giocava da attaccante, ha arretrato il raggio d’azione e di conseguenza ha segnato meno (5 gol contro i 13 del campionato precedente). Ecco spiegate le necessità di Mourinho.

Mercato Roma, i movimenti

Per aggiungere pericolosità in attacco, la Roma ha pensato allo svincolato Dries Mertens che però chiede cifre molto alte tra stipendio, bonus d’ingresso e commissioni. E poi ha 35 anni, elemento che scoraggia i Friedkin e l’allenatore. Ma un attaccante verrà preso, arricchendo la pattuglia di specialisti del gol. A seconda delle opportunità, poi, Mourinho deciderà se confermare la difesa a 3 o se invece riproporre il sistema di gioco più gradito, il 4-2-3-1. Con due punte centrali nel modulo di partenza alla Roma potrebbe tornare utile un vecchio pallino dell’allenatore, il gigante austriaco Sasa Kalajdzic, in gol contro l’Italia all’Europeo: classe ‘97, è in scadenza 2023 con lo Stoccarda e ha concluso bene la stagione (6 gol) dopo aver saltato tutto il girone d’andata per colpa di un infortunio alla spalla. Per caratteristiche potrebbe integrarsi con Abraham in alcune partite, facendo da perno centrale. Ma non è l’unico nome che la Roma stia valutando, ovviamente.

Roma, centrocampo e cessioni

Per la mezz’ala invece la Roma sta aspettando di conoscere le strategie del Sassuolo su Davide Frattesi, che spinge per tornare a casa. Ma servono almeno 30 milioni, oggi, all’inizio del mercato, cifra che i Friedkin non spenderanno per un centrocampista emergente, nemmeno decurtata del 30 per cento che spetta loro per i vecchi accordi sulla rivendita. Spara alto anche la Salernitana, dove si è appena insediato come ds l’ex De Sanctis, per il brasiliano Ederson: 20 milioni. E allora chissà che il centrocampista in questione non venga dall’estero, con il beneficio fiscale generato dal decreto crescita. Intanto, si avvicina il 30 giugno con la contestuale chiusura del bilancio. Per questo la Roma sta cercando di fatturare denaro grazie alle cessioni: Villar, tornato dal prestito al Getafe, può finire al Lilla nell’ambito della trattativa per Celik. In Francia ritroverebbe Paulo Fonseca, che lo ha lanciato in Serie A. Felix invece piace a Sassuolo, Salernitana e Lecce.


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