La Roma è tosta: ma ora serve maggiore controllo

Amichevoli “roventi” proprio come nel 2021: se da una parte il gruppo trova stimoli, dall’altra c’è il pericolo cartellini
La Roma è tosta: ma ora serve maggiore controllo© AS Roma via Getty Images
Giorgio Marota
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Sarà l'aria familiare del Portogallo o la concorrenza altissima ormai in ogni ruolo, ma per la Roma non esistono più amichevoli. È una costante della formazione giallorossa, che fin dall'arrivo di Mourinho nell'estate 2021 approccia sempre le gare estive con uno spirito battagliero. I calciatori raramente tirano indietro la gamba, consapevoli che per entrare nelle grazie del Vate di Setúbal bisogna premere subito sull'acceleratore. Perché è nei ritiri che Mou costruisce la mentalità del gruppo, ed è qui che si compiono le scelte tecnico-tattiche in grado di orientare la stagione.

Gruppo squadra 

Dopo la prima sgambata a Trigoria contro il Trastevere (5-0), la Roma è volata ad Albufeira dove ha affrontato il Sunderland (2-0) e la Portimonense (2-0). La prima sconfitta è arrivata contro lo Sporting Lisbona quattro giorni fa (2-3) in casa dei biancoverdi, mentre stasera i giallorossi torneranno a giocare nello stadio della cittadina dell'Algarve per sfidare il Nizza (ore 20). Nelle prime quattro uscite i calciatori della Roma hanno subito alzato il livello dell'intensità e contro lo Sporting si è addirittura sfiorata la rissa dopo l'intervento di Ibanez su Edwards, che ha causato il rigore realizzato da Goncalves. Kumbulla è corso in sostegno del compagno, scontrandosi con l'attaccante dello Sporting. E mentre la squadra reclamava con l'arbitro, lo Special One in panchina commentava l'accaduto con un sorriso beffardo. Un anno fa successe anche di peggio nel test con il Porto (nervi tesissimi per un fallo di Pepe su Mkhitaryan) e Mourinho preferì esaltare lo spirito di unità dei suoi al motto di «Habemus squadra!».

Obiettivo: dare tutto

Potrà dire altrettanto quest'anno. Ne ha parlato anche il giovane Tripi, protagonista contro la Portimonense: «Mourinho ci aiuta tanto, soprattutto dal punto di vista dell’intensità e dell’aggressività. Anche nelle amichevoli diamo tutto quello che abbiamo. Quando entri in campo con questa intensità per gli avversari diventa difficile e il mister ci dice di fare proprio questo». In quella gara si è fatto male Darboe, a causa di un'entrataccia di Sapara che gli ha causato la lesione del legamento crociato del ginocchio destro. Anche ieri il centrocampista gambiano ha ricevuto tantissimi messaggi dai colleghi oltre che il supporto del suo allenatore, dispiaciutissimo per l'accaduto.

Ridurre le sanzioni

La Roma, comunque, c'è. Con la testa, con il fisico e con le stesse premesse che nel 2021-22 hanno reso orgogliosi i suoi tifosi ancor prima del trionfo in Conference League: impegno, appartenenza e quella sensazione che, nonostante le difficoltà, questa squadra non molla mai. Ora José dovrà trovare un equilibrio tra l'aggressività necessaria per competere ad alti livelli e le questioni disciplinari che rischiano di diventare un boomerang in certi casi. Nella stagione appena trascorsa Gianluca Mancini è stato infatti il calciatore più sanzionato d'Europa (21 gialli e 1 rosso), mentre con 101 cartellini (93 ammonizioni e 8 espulsioni) la Roma è arrivata seconda nella classifica delle squadre di Serie A più punite dagli arbitri, dietro al Venezia retrocesso.


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