Roma, Camara: energia e muscoli per Mourinho, arriva il vice Wijnaldum

Prestito da 1,2 milioni con diritto di riscatto a 12 senza vincoli. Sbarcherà nelle prossime ore
Roma, Camara: energia e muscoli per Mourinho, arriva il vice Wijnaldum© EPA
Roberto Maida
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ROMA - Nuovi muscoli per Mourinho. Nel giorno dell’annuncio di Belotti, la Roma ha chiuso anche per Mady Camara. Con la tessitura dell’intermediario Busardò il general manager Tiago Pinto ha convinto l’Olympiacos ad accettare un trasferimento a condizioni ragionevoli: prestito da 1,2 milioni con diritto di riscatto a 12 milioni senza vincoli. In caso di acquisto, ai greci resterà una percentuale sulla futura rivendita mentre il giocatore firmerà un contratto di cinque anni a 1,5 milioni netti. Ma di questo si parlerà a tempo debito. Camara arriverà nelle prossime ore per le visite mediche e dovrebbe essere in tribuna domani sera all’Olimpico per assistere alla partita contro il Monza. Sul suo valore Mourinho ha ricevuto garanzie dall’ex allenatore dell’Olympiacos, Pedro Martins, che ha lasciato la panchina a inizio agosto.

Alternativa

Nazionale guineano, classe ‘97, è giudicato dagli analisti un centrocampista dinamico e resistente, molto predisposto agli inserimenti e al ribaltamento improvviso dell’azione. Assomiglia al primo Cristante, quello dell’Atalanta, e in parte a Veretout, con più forza e meno tecnica. Ha anche una buona familiarità con il gol. Per ciò che offriva il mercato last minute, nel rapporto qualità/prezzo sembra un’operazione soddisfacente. E soprattutto va a riempire almeno temporaneamente il vuoto lasciato da Gini Wijnaldum, che ha scelto di non operarsi alla tibia e tornerà nel 2023. L’incognita è sul livello di adattabilità allo stile Mou: ha sempre giocato in campionati poco competitivi, dalla B francese alla prima divisione greca.

La negoziazione

Fisicamente sta abbastanza bene, anche se viene da un infortunio muscolare e da qualche settimana trascorsa ai margini della squadra: ha saltato il preliminare di Europa League contro l’Apollon Limassol perché il presidente dell’Olympiacos, il focoso Marinakis, lo aveva messo nella lista degli epurati dopo la rapida eliminazione dalla Champions. Per ragioni di costi per volontà di rinnovamento Camara non era più un elemento gradito nella squadra. Per questo, come era intuibile da qualche giorno, la Roma lo ha preso senza obbligo di riscatto. In un certo senso Tiago Pinto aveva un vantaggio negoziale, cioè conoscere le intenzioni della controparte. E dopo qualche schermaglia negoziale ha raggiunto l’obiettivo senza costringere i Friedkin a impegnarsi per il futuro. E’ un’operazione che ricorda molto quella dello scorso gennaio, quando arrivò Sergio Oliveira dal Porto. Oliveira è stato un centrocampista utile, fino alla finale di Tirana quando ha sostituito dignitosamente Mkhitaryan, e poi è tornato indietro. Se la storia di Camara andrà in un altro modo, significherà che la Roma lo ha ritenuto idoneo anche per il futuro. Altrimenti, come direbbe Mourinho, arrivederci amico.

Scenari

A questo punto, salvo sorprese che con questa proprietà vanno sempre tenute in considerazione, il mercato della Roma in entrata è chiuso. Tiago Pinto cercherà piuttosto di sistemare gli ultimi esuberi, a cominciare dall’altro guineano Diawara che piace a Pantaleo Corvino. Se accetta, andrà al Lecce in prestito con diritto di riscatto e una bella percentuale di stipendio (2,2 milioni netti) pagata dalla Roma. L’altro nome da piazzare è Kluivert, con il suo carico da 2,6 milioni di ingaggio: lui ha l’accordo con il Fulham ma le due società sono ancora un po’ lontane dall’intesa. Infine c’è il terzino sinistro Calafiori, che sta trattando con il Frosinone. Shomurodov e Viña, i due pupilli di Tiago Pinto, sono invece destinati a restare almeno fino a gennaio. Per quanto erano stati pagati nel 2021 non era facile sistemarli a condizioni convenienti.


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