Kluivert a Valencia, storia di famiglia

La Roma gli rinnova il contratto e poi lo piazza in Spagna: dopo il caso Fulham, l’attaccante olandese va in prestito da Gattuso. Lì aveva giocato il padre
Kluivert a Valencia, storia di famiglia© EPA
Roberto Maida 
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ROMA - Nell’ultima pazza giornata di mercato Justin Kluivert è passato da un eccesso all’altro: in mattinata è stato inserito dalla Roma nelle liste della Lega, come se fosse imminente un reintegro emergenziale in organico, mentre in serata è stato ceduto al Valencia, dove approda in prestito con diritto di riscatto libero fissato a 15 milioni. I Friedkin incassano per la prima stagione solo dei bonus. fino a un massimo di 1,5 milioni.

Il viaggio in Spagna

Il trasferimento in extremis serve alla Roma per alleggerire il bilancio da uno stipendio di 2,6 milioni netti (due mesi però gli sono già stati corrisposti) e a rimediare al papocchio del Fulham, che lo aveva di fatto acquistato per 9,5 milioni salvo poi realizzare che Kluivert non possedesse i requisiti professionali per ottenere il permesso di soggiorno in Inghilterra. Prima di mandarlo al Valencia, la Roma gli ha fatto firmare il rinnovo fino al 2025. In questo modo l’anno prossimo, anche se gli spagnoli non vorranno tenerlo, il suo valore di mercato non scenderà più di tanto.  

La saga

Kluivert ha accettato la destinazione dopo essersi confrontato con papà Patrick, che aveva giocato nel Valencia nella stagione 2005/06. Di quell’avventura il piccolo Justin, che all’epoca aveva solo 6 anni, conserva ricordi vaghi. Ma evidentemente la piazza gli è rimasta nel cuore per ragioni familiari e lo ha convinto a lasciare la Roma: la Liga spagnola sarà il quinto campionato in cui giocherà dopo l’Eredivisie olandese, la Serie A, la Bundesliga e la Ligue 1. Per andare in Premier League dovrà attendere ancora un po’. Al Mestalla intanto potrà rilanciarsi perché è stato Rino Gattuso, nuovo allenatore del Valencia, a chiedere alla dirigenza di prenderlo, una volta tramontata la possibilità di ingaggiare Bryan Gil, giovane talento spagnolo del Tottenham.

Il resto

Sempre ieri, a poche ore dal gong, Tiago Pinto ha anche ceduto il giovane terzino destro Bouah (2001) alla Reggina. Il trasferimento è a titolo definitivo e gratuito, con una percentuale sulla futura rivendita garantita alla Roma. Bouah, cresciuto nel settore giovanile ma poi penalizzato dagli infortuni, guadagnava circa 300.000 euro netti, quindi garantisce un altro piccolo risparmio. A libro paga tra gli esuberi restano solo i misteriosi Coric e Bianda, per un costo totale di circa 2,5 milioni, che Tiago Pinto cercherà di sistemare in Turchia, dove il mercato è ancora aperto. Resta invece come previsto Eldor Shomurodov, che servirà a rinforzare la panchina di Mourinho: la Roma ha preferito non prestarlo al Monza, che dopo il Bologna l’aveva contattato. Niente ingressi last minute infine. Anzi sì: la Roma ha preso l’attaccante polacco Jordan Aleksander Majchrzak, proveniente dal Legia Varsavia: classe 2004, si unirà subito alla Primavera di Guidi. Un investimento per il futuro. E a proposito di futuro: Tiago Pinto continua a monitorare i movimenti di Ola Solbakken, che si svincola dal Bodo il 31 dicembre. Potrebbe portarlo a Trigoria a gennaio a parametro zero. Ormai è un’abitudine per la Roma. 


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