La Roma lavora al ritorno di Llorente: trattativa con il Leeds

Troppi 18 milioni per il riscatto, si cerca un nuovo accordo per rinnovare il prestito
La Roma lavora al ritorno di Llorente: trattativa con il Leeds© LAPRESSE
Lorenzo Scalia
3 min

La firma di Evan N’Dicka non esclude la permanenza a Roma di Diego Llorente. Ma la partita è tutta da giocare, partendo però da due presupposti che pesano come macigni. Il primo: lo spagnolo spera di continuare la sua avventura in giallorosso. Il secondo: Mourinho lo considera utile alla causa dopo il semestre passato insieme. La Roma non eserciterà l’opzione di riscatto su Llorente, fissata a 18 milioni dopo il prestito in scadenza a fine mese. Traduzione: il difensore tornerà alla base, al Leeds, il club di Premier League dove ha iniziato la stagione (giocando poco) e al quale è legato da un contratto a lunga scadenza, fino al 2026. La scelta è stata dettata da una questione economica: 18 milioni peserebbero troppo sul bilancio, considerando tra l’altro che Llorente ad agosto spegnerà 30 candeline, entrando di fatto nella parte conclusiva della vita calcistica. Un investimento del genere avrebbe poco senso in un mercato che ha tante possibilità, a prescindere dai paletti della Uefa.

Al tavolo delle trattative

Ma l’idea di rinunciare a Llorente non mai è stata presa in considerazione. Tiago Pinto, infatti, proverà a strappare al Leeds un altro prestito per riportare il centrale a Trigoria, magari fissando un riscatto più in linea con il budget della Roma. Llorente si è trovato bene in città e la sua volontà avrà comunque un peso nella trattativa. Anche perché sembra tagliato fuori dal progetto tecnico del Leeds. Llorente si è integrato alla grande nello spogliatoio della Roma. E’ considerato un veterano dai compagni, un ragazzo con la testa sulle spalle e il carisma da leader. In campo poi il suo apporto è stato apprezzato: ha dimostrato di essere più di un gregario, capace di fare cose semplici ma giuste, lineari, alternando esperienza e tecnica (quasi da centrocampista). Tra campionato e Europa League ha raccolto 12 presenze. Nei meccanismi della Roma ci è entrato da marzo in poi.

Ex baby talento del Real

Mourinho lo conosce molto bene. Llorente, poco più di dieci anni fa (era il 1° giugno del 2013), durante Real Madrid-Osasuna, esordì al Santiago Bernabeu sotto la gestione dello Special One, che regalò cinque minuti da sogno a un ragazzino che aveva fatto tutta la trafila delle giovanili nella cantera dei Blancos. Insomma, è stato proprio Mou a lanciare Llorente nel calcio che conta, un po’ come ha fatto con i suoi bambini romani, i vari Bove, Volpato, Tahirovic, Zalewski e via dicendo. La carriera del difensore, dopo il giro in prestito ai cugini del Rayo Vallecano, si è sviluppata lontano dalla capitale spagnola. Malaga, Real Sociedad, Leeds e poi Roma, l’ultima fermata che a questo punto potrebbe avere chance di restare tale ancora per un po’.


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