Roma, Mourinho vuole Morata: messaggi a Pinto. Renato Sanches più vicino

L’allenatore portoghese continua a chiedere un attaccante al gm: lo spagnolo è ancora il preferito
Roma, Mourinho vuole Morata: messaggi a Pinto. Renato Sanches più vicino
Roberto Maida
5 min

INVIATO AD ALBUFEIRA - L’importante è non fraintendere: chi pensa che José Mourinho si sia infilato nel tunnel della rassegnazione sbaglia di grosso. Anzi, gli manca di rispetto. Avreste dovuto vederlo ieri, in allenamento, mentre sgridava i giocatori per un atteggiamento troppo rinunciatario durante la partitina a campo ridotto: «Perdiamo troppo tempo nella parte bassa. Ma questa parte serve per andare dall’altra, in alto, non per restare qua». E ancora, per placare il brusio dei meno attenti: «Quando un cammello parla, gli altri cammelli non parlano!». Insomma, Mourinho resta Mourinho alla sua terza stagione alla Roma. Anche se lo squalificano in Italia, in Europa e nel Mondo. Anche se Tiago Pinto lo ha raggiunto in Portogallo senza essere accompagnato dai rinforzi necessari. Anche se Dybala non firma il rinnovo tenendo in sospeso - almeno un po’ dai - i sogni della tifoseria.

Mourinho-Morata, i segnali

Proprio per dimostrare attaccamento alla causa semmai si diletta con i messaggi. Sui social, quando evoca la preferenza per Alvaro Morata attraverso un codice complicato come la sequenza di Fibonacci. E nei fatti, quando sostituisce dieci giocatori nell’intervallo di un’ordinaria amichevole portoghese ma decide di tenere dentro Belotti che di mestiere è un centravanti. Non bisogna essere esegeti per comprendere che Mourinho scelga sempre parole e metodi. Niente con lui è lasciato al caso, come dimostra la decisione di seguire la patita contro il Braga dalla tribuna per preparare i giocatori alla prima di campionato, in cui lui e tre componenti del suo staff non potranno andare in panchina. I dettagli sono sempre la differenza.

Mercato Roma, i movimenti

E a proposito: Mourinho ride poco dall’inizio del ritiro. Almeno nelle occasioni in cui si mostra in pubblico. Neppure nell’atto di firmare autografi ai tifosi si concede momenti di allegria e ilarità. Per ritrovare il buon umore vorrebbe magari accogliere un altro campione come Dybala, arrivato alla Roma proprio di questi tempi l’anno scorso. Ma in un mercato difficile per tutti, e in particolare per i Friedkin, dovrà pazientare ancora un po’ sperando di essere accontentato sull’unica vera richiesta: AM19. Detto che Tiago Pinto tiene ancora in caldo Scamacca e ha valutato altre occasioni, tra cui l’inglese Calvert-Lewin dell’Everton, Morata può sbarcare a Trigoria solo se nel frattempo qualche ammiratore segreto avrà comprato uno tra Ibañez e Karsdorp (o Celik). Incastri possibili ma non scontati, perché l’Atletico e lo stesso giocatore potrebbero anche decidere di spostare altrove le loro attenzioni. Intanto il giocatore nella tournée in Asia ha giocato titolare nell’amichevole, e ieri Koke, capitano dell’Atletico, ha parlato anche del suo compagno di squadra: «Non sappiamo se lui e Felix resteranno, ma fino al giorno in cui saranno qui la prima cosa è avere rispetto per la società e per i compagni e dare tutto per la squadra».

Roma, la mezzala

In questo scenario incerto la Roma sembra però aver spezzato l’impasse sul fronte del centrocampista: dopo aver tentato invano di prendere l’austriaco Sabitzer, passato al Borussia Dortmund per 19 milioni, Tiago Pinto tratta con il Psg il prestito del portoghese Renato Sanches. L’amicizia tra Dan Friedkin e Nasser Al-Khelaifi, come nel 2022 per Wijnaldum, sta facilitando l’esito della negoziazione. Renato Sanches, della scuderia Mendes, è fuori dai piani di Luis Enrique e sarebbe ben lieto di raggiungere il connazionale Mourinho. Siamo vicini all’accordo.


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