Roma, Paredes e Renato Sanches: le cifre e tutto quello che c'è da sapere

La scossa di Ferragosto: i due centrocampisti sono sbarcati a Ciampino, accolti da centinaia di tifosi nonostante il grande caldo
Roberto Maida
4 min

La scossa di Ferragosto: la Roma chiude in un colpo solo i due affari pendenti con il Paris Saint-Germain, completando il centrocampo di Mourinho. Arrivano Leandro Paredes, che tampona il cratere generato dalla rottura con Matic (ufficializzato ieri il passaggio al Rennes), e Renato Sanches, alternativa di qualità per il ruolo di mezzala da 3-5-2.   

Paredes e Renato Sanches: i dettagli

Sono due operazioni diverse, perché Paredes viene acquistato a titolo definitivo per 2,5 milioni più bonus. Contratto di due anni con opzione per il terzo vincolata al 50 per cento delle presenze. E’ un dettaglio rilevante perché i Friedkin, dopo aver incassato circa 80 milioni dalle cessioni nell’anno solare 2023, pagano per la prima volta il cartellino di un calciatore dai tempi del turco Celik, unico acquisto del famoso “mercatino” raccontato da Mourinho l’estate scorsa. Renato Sanches invece viene ingaggiato in prestito per 1 milione con diritto di riscatto a 15 che diventerà obbligo se matureranno determinate condizioni (il 60 per cento delle partite giocate). Ieri entrambi hanno ottenuto il via libera per lasciare Parigi, dove Luis Enrique non li considerava per il proprio programma tecnico, e raggiungere la loro nuova squadra. Alle 12.30 sono sbarcati a Ciampino per le visite mediche e le firme.    

La Roma sistema il centocampo

In attesa del centravanti da affiancare a Belotti, la Roma è adesso numericamente a posto nel reparto centrale. Con sei giocatori per tre posti, Mourinho può alternare i giocatori a seconda delle necessità e della strategia: Cristante e Paredes saranno la coppia di mediani, mentre il quartetto Pellegrini-Aouar-Bove-Renato Sanches aumenterà le opzioni tra gli interni. Vedremo se gli ultimi arrivati potranno essere disponibili almeno per la panchina già domenica, per il debutto in campionato contro la Salernitana: sarebbe importante avere qualche cambio, nella partita in cui mancheranno per squalifica Dybala e Pellegrini. 

Per Paredes un rientro

Per Paredes è una sorta di ritorno a casa. Selezionato in Argentina quando era giovanissimo, ha giocato nella Roma fino al 2017 quando un’offerta da 23 milioni più 4 di bonus - e un contratto assai vantaggioso per lui - provocò l’addio, con destinazione Zenit San Pietroburgo. All’epoca il club russo era allenato dal tecnico più discusso del momento, cioè Roberto Mancini. Ma Paredes sentiva che prima o dopo sarebbe tornato. Non ha mai venduto la villa di Casalpalocco dove si era insediato con la famiglia dopo la stagione vissuta in prestito all’Empoli. E ha sempre mantenuto i contatti con gli amici romani. Lo scorso anno, sempre ad agosto, il Psg lo aveva mandato in prestito alla Juventus, che già aveva provato a strapparlo alla Roma un lustro prima. Ma non è stata una grande idea. Anzi, la lite di Pasquetta con Allegri ha messo fine al suo soggiorno torinese, costellato di ombre. Era però una stagione particolare per gli argentini, tutti concentrati sul sogno mondiale poi realizzato in Qatar. A 29 anni, a queste condizioni economiche, Paredes può diventare un’intuizione intelligente per la Roma: considerando che Matic è stato venduto al Rennes per 3 milioni, tra entrate e uscite Tiago Pinto ha più o meno compensato .   

Renato Sanches, la scommessa

Quanto a Renato Sanches, le sue qualità atletiche e tecniche non sono in discussione. Non si gioca nel Bayern e nel Psg per caso, tanto più se il doppio traguardo viene tagliato entro i 25 anni (il 18 agosto ne compirà 26). Il dubbio è legato all’affidabilità fisica, che negli ultimi anni ne ha frenato la crescita. Ma a Trigoria sono convinti che attraverso una gestione attenta dello staff Renato Sanches potrà essere un plusvalore nella rosa, un gingillo da sfoggiare nelle serate di gala. Mourinho, che lo ha visto praticamente nascere in Portogallo, avrà il compito di valorizzarlo. La speranza della Roma è che i due nuovi facciano meglio dei colleghi, pure loro centrocampisti, che li hanno preceduti nel passaggio dal Psg alla Roma: Pastore e Wijnaldum. Onestamente ci vuole poco. 


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