Renato Sanches diventa un caso: il divorzio dalla Roma a gennaio è possibile

Il centrocampista è entrato in campo a Bologna e dopo 18 minuti è stato sostituito: il mistero sulla sua condizione tocca il punto più basso
Renato Sanches diventa un caso: il divorzio dalla Roma a gennaio è possibile© LAPRESSE
Roberto Maida
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Leggendo sul tabellone luminoso il numero 20, dopo 18 minuti del secondo tempo, abbiamo tutti pensato a un errore. O al limite a un altro infortunio. Ma come, non era appena entrato? Renato Sanches ha guardato incredulo la panchina e ha allargato le braccia, sconsolato. Era proprio vero, Mourinho lo aveva sostituito dopo avergli chiesto di giocare il secondo tempo. Una brutta sorpresa, insolita quanto significativa, che l’allenatore ha voluto spiegare nelle interviste: «Mi dispiace, voglio chiedere scusa a Renato. Mi sarà successo altre tre o quattro volte di cambiare un giocatore così. Ricordo di averlo fatto con Matic al Chelsea ma per altri motivi». E’ dispiaciuto, si scusa, ma non si pente: «Speravo, dopo i sessanta minuti giocati contro lo Sheriff, che Renato con l’adrenalina della partita riuscisse a scuotersi e a liberarsi di quelle cicatrici emotive che lo condizionano. E’ un ragazzo che ha paura di farsi male. E che lavora anche a Trigoria a intensità bassissime. Ho rischiato perché a Bologna mi serviva la sua qualità nella ripresa. Ma quando ho visto i suoi ritmi, sono intervenuto. Aveva rischiato due volte l’ammonizione, non potevo lasciarlo in campo».

Roma, Renato Sanches diventa un caso

Il mistero si infittisce. Renato Sanches era arrivato in prestito dal Psg a fine mercato. Ma dopo essere stato definito «un’ossessione» personale dal general manager Tiago Pinto, ha giocato solo tre partite da titolare, due delle quali contro lo Sheriff. Poi ha alternato spezzoni poco incoraggianti ad allenamenti blandi, fermandosi periodicamente al primo segnale di indurimento muscolare. Contro il responso degli esami strumentali, che non hanno mai evidenziato infortuni particolarmente gravi, Renato Sanches denuncia dolori che non lo fanno lavorare a tempo pieno. Per questo Mourinho ha utilizzato l’espressione «cicatrici emotive». C’è molto di psicologico nelle difficoltà di questo ragazzo, che anche nelle scorse stagioni tendeva a preoccuparsi troppo di malanni banali. Ora ogni scenario è possibile, anche un divorzio a gennaio. L’operazione-rilancio non ha funzionato e a Bologna ha toccato il punto più basso


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