Roma, Baldanzi può restare fuori dall’Europa League: ecco il motivo

Il neo acquisto giallorosso potrebbe rinviare il proprio esordio in Europa per le norme imposte dall’Uefa
Roberto Maida
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ROMA - Cinque candidati per tre posti. La Roma, oltre a consegnare la nuova lista per il campionato, deve iscrivere i giocatori alla seconda fase di Europa League. I problemi di selezione sono tre: 1) soltanto tre nomi possono essere diversi rispetto alla prima fase per regolamento generale: vale per tutte le squadre; 2) l’accordo sul fair play finanziario stipulato dai Friedkin impone che la somma del valore dei cartellini e degli ingaggi non aumenti tra entrate e uscite in ogni sessione di mercato 3) gli ultimi arrivati, anche se in età da lista B, non possono essere aggregati come giovani alla squadra (i 2002, Bove e Zalewski, invece sì) perché non sono stati allevati nel club da almeno due anni.

Gli esclusi

Daniele De Rossi potenzialmente vorrebbe aggiungere cinque giocatori al gruppo europeo che sarà impegnato (almeno) nello spareggio contro il Feyenoord a metà febbraio: Kristensen e Azmoun, gli esclusi di settembre, più Angeliño, Baldanzi e Huijsen, i rinforzi di gennaio. Dando per esclusi certi i giocatori in uscita (Belotti, Kumbulla e molto probabilmente Celik), la Roma dovrebbe inserire Kristensen e Azmoun più Angeliño, il terzino sinistro che contenderà a Spinazzola una casella da titolare.

E Baldanzi?

Essendo costato 15 milioni, rischia di restare fuori. Come Huijsen, che però sarebbe escluso probabilmente per scelta: contando sul recupero di Smalling, un centrale può anche essere sacrificato nell’ipotetico 4-3-3 impostato nel nuovo corso. Baldanzi invece potrà giocare senza problemi in Serie A. Avrebbe potuto a prescindere dalle cessioni essendo un 2003.


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