Roma, un tridente per la Champions: i piani sul mercato

La proprietà punta tutto sui volti nuovi della sua gestione: il futuro giallorosso nelle mani di Souloukou, Ghisolfi e De Rossi
Jacopo Aliprandi
4 min

ROMA - Dan Friedkin ieri era a Londra per partecipare all’ultima riunione stagionale del comitato esecutivo dell’Eca insieme al presidente Uefa Ceferin e al segretario generale della Fifa Grafstrom. È stato fatto un bilancio sulla lunga stagione appena conclusa, un punto della situazione sul presente e il futuro, comprese le nuove formule dei tornei europei e gli sviluppi dei club anche dal punto di vista commerciale e finanziario. Quindi il fair play finanziario Uefa che adesso è temuto molto meno dalla Roma grazie alle misure adottate in questa ultima stagione e che garantiranno al club meno pressioni nella costruzione della prossima rosa. Dan Friedkin, da Londra o da Cannes o addirittura da Houston, potrà guardare ai propri affari con uno sguardo più disteso, perché convinto di aver organizzato un pacchetto dirigenziale adatto agli interessi del club. Insomma, il patron giallorosso è sicuro di essere in buone mani. La Ceo Lina Souloukou, il direttore sportivo Florent Ghisolfi, il tecnico Daniele De Rossi. Più gli uomini di cui questi dirigenti si sono circondati (o si circonderanno) e che ricopriranno incarichi con la massima fiducia. La Roma si è riorganizzata e continuerà a farlo anche nel corso dell’estate per continuare a far crescere l’azienda sotto tutti gli aspetti. Quello sportivo, quello economico, quello commerciale: l’uno non può fare a meno dell’altro, quindi è necessario per il club riuscire in sinergia e in contemporanea a aumentare il livello di tutto il business Roma, senza tralasciare nulla.

De Rossi-Ghisolfi-Souloukou il tridente della Roma

Ed è per questo che Daniele De Rossi spingerà per avere gli uomini più adatti dal mercato, è per questo che il nuovo direttore sportivo ha tutta l’intenzione di lavorare in completa sinergia con l’allenatore, è per questo che la Ceo monitorerà tutto dal quartier generale di Trigoria (che presto accoglierà tutti i settori del club, compresi quelli che ora sono negli uffici a viale Tolstoj) continuando ad avere in mano le redini del settore economico-commerciale, ma naturalmente più di una voce in capitolo in quello sportivo. Il terzetto convince la proprietà, ora sicura di poter costruire un’impresa da Champions e di poter aprire un nuovo capitolo che potrà portare successi economici e sportivi. Un terzetto, ma forse più un tridente, quello offensivo, ambizioso e che punta a diventare una delle prime forze del campionato e naturalmente d’Europa. I ricavi sono aumentati grazie agli accordi commerciali, agli incassi dal botteghino, all’abbassamento dei costi interni e il retail. In sintesi, il bilancio del nuovo esercizio è gran lunga migliore rispetto a quello precedente. La strada è tracciata ed è in discesa.

Sostenibilità e competitività per la Roma del futuro

Il nuovo progetto parla sì di sostenibilità ma anche di competitività, un binomio che può coesistere con il lavoro di persone specializzate nel settore sportivo. Ghisolfi dovrà trovare i giusti elementi per rendere la Roma più forte, De Rossi vuole rinforzi di livello e, per venire incontro alle esigenze della società, possano diventare anche asset per il futuro. Jonathan David del Lilla sarebbe in questo caso il rinforzo migliore per l’attacco: è il nome dei sogni per l’attacco in una lista che ne raccoglie senz’altro tanti altri di livello. Così come per gli altri reparti da rinforzare per avere una rosa all’altezza di tre competizioni. Le plusvalenze quest’anno saranno minime, per questo motivo la Roma potrà vendere quasi liberamente e alle proprie condizioni, così come non avrà problemi nella compilazione della lista Uefa grazie all’uscita dal transfer balance. E i Friedkin guardano a tutto ciò come una ventata di ottimismo tra le mura di Trigoria, per una Roma pronta a cambiare e a svilupparsi ulteriormente in tutti i suoi aspetti.


© RIPRODUZIONE RISERVATA