ROMA - Si dice che la calma sia la virtù dei forti, ma a volte serve anche agitare un po’ le acque e muoversi con sveltezza per evitare brutte sorprese. Del resto la calma ha accompagnato la Roma sul fronte allenatore da metà novembre in poi, quando è subentrato Claudio Ranieri ben consapevoli a Trigoria che a fine stagione avrebbe terminato la sua gloriosa carriera in panchina. Adesso è tempo di accelerare per evitare sorpassi e ulteriori colpi di scena. Così se la calma non è stata ricompensata sul fronte Fabregas, adesso sia Ghisolfi che Ranieri sono in pressing per organizzare il prima possibile il meeting finale tra Gian Piero Gasperini e Dan Friedkin.
Gasperini attende a Torino
Le lancette scorrono tiranne al Fulvio Bernardini, il diesse giallorosso si trova a Milano insieme al general counsel Lorenzo Vitali mentre Gasperini attende novità dalla sua casa a Torino circa l’organizzazione dell’incontro che porterà o meno alla fumata bianca. Ma, chiariamo, filtra un cauto ottimismo sull’operazione, perché la trattativa economica è praticamente definita (e non è mai stata un problema) e il supporto di Ranieri - vero e proprio garante dell’operazione - ha aiutato e non poco le parti a risedersi di nuovo a trattare dopo il nulla di fatto dei mesi scorsi.
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