Gasperini alla Roma, ci siamo: quando è fissato l'incontro con Friedkin e i retroscena

L'allenatore si sta liberando dall'Atalanta e adesso è più vicino: si attende il colloquio decisivo con il presidente
Jacopo Aliprandi
ROMA - Si dice che la calma sia la virtù dei forti, ma a volte serve anche agitare un po’ le acque e muoversi con sveltezza per evitare brutte sorprese. Del resto la calma ha accompagnato la Roma sul fronte allenatore da metà novembre in poi, quando è subentrato Claudio Ranieri ben consapevoli a Trigoria che a fine stagione avrebbe terminato la sua gloriosa carriera in panchina. Adesso è tempo di accelerare per evitare sorpassi e ulteriori colpi di scena. Così se la calma non è stata ricompensata sul fronte Fabregas, adesso sia Ghisolfi che Ranieri sono in pressing per organizzare il prima possibile il meeting finale tra Gian Piero Gasperini e Dan Friedkin.   

Gasperini attende a Torino

Le lancette scorrono tiranne al Fulvio Bernardini, il diesse giallorosso si trova a Milano insieme al general counsel Lorenzo Vitali mentre Gasperini attende novità dalla sua casa a Torino circa l’organizzazione dell’incontro che porterà o meno alla fumata bianca. Ma, chiariamo, filtra un cauto ottimismo sull’operazione, perché la trattativa economica è praticamente definita (e non è mai stata un problema) e il supporto di Ranieri - vero e proprio garante dell’operazione - ha aiutato e non poco le parti a risedersi di nuovo a trattare dopo il nulla di fatto dei mesi scorsi.


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Calciomercato Roma

Gasp e il buon rapporto con l'Atalanta

"La Roma è come la Nazionale: piace a tutti, è una piazza straordinaria", aveva detto Gasperini a marzo, appena qualche giorno prima che Ranieri strategicamente bloccasse tutte le voci su di lui. Adesso Gian Piero può prendersi il suo ruolo da ct della squadra giallorossa dopo nove anni clamorosi all’Atalanta. Proprio con il club bergamasco ieri ha lavorato a lungo con il suo agente per trovare la migliore uscita possibile. Il rapporto tra le parti è ottimo, in virtù di traguardi raggiunti in Italia e in Europa, Gasp ha chiesto rispettosamente all’Atalanta il via libera a parlare con altri club e anche l’addio dovrebbe essere indolore. Per intenderci, le dimissioni dovrebbero essere accettate senza andare incontro a un contributo economico da parte della Roma al club nerazzurro. Nessuno, né la Dea nè il tecnico, vuole macchiare gli anni storici dell’Atalanta con un addio turbolento.  

L'incontro tra Friedkin e Gasperini

Dicevamo del meeting tra Friedkin e Gasperini. Ecco, ieri sera era in via di programmazione e potrebbe avvenire in giornata, al massimo domani se Gasperini avesse comunque bisogno di ulteriore tempo per formalizzare l’uscita dalla Dea. Sia Ghisolfi che Ranieri hanno ben presentato al tecnico il progetto triennale che ha come principale obiettivo il ritorno in pianta stabile della squadra tra le prime quattro del campionato, quindi in Champions League, oltre naturalmente alla competitività nelle coppe, specialmente nella prossima Europa League che non vedrà la presenza di squadra imbattibili. Gasperini attende l’incontro con Friedkin soprattutto per avere rassicurazioni dal punto di vista del mercato, non solo per questa stagione ma per l’intero triennio. È naturalmente consapevole che sarà impossibile stravolgere una rosa nella prossima sessione estiva, la squadra sarà puntellata con innesti con giocatori di livello e adatti al suo calcio, ma dal 2026-2027, la prima stagione senza più gli stringenti paletti del Financial Fair Play, Gasperini si aspetta una Roma a sua immagine e somiglianza, come accaduto a Bergamo. E di non vedere uscite preziose di big, come accaduto negli ultimi anni in nerazzurro. Su questo aspetto c’è da dire che i Friedkin non hanno mai chiesto sacrifici ai diesse: in questi anni hanno sempre mantenuto i giocatori più importanti facendone le spese con l’Uefa tra multe e mosse “a coda di gatto maculato” (cit. Sabatini). L’ultima mossa è l’allenatore: Gasperini-Roma, quel matrimonio saltato nel 2019 forse stavolta s’ha veramente da fare.  

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Calciomercato Roma
ROMA - Si dice che la calma sia la virtù dei forti, ma a volte serve anche agitare un po’ le acque e muoversi con sveltezza per evitare brutte sorprese. Del resto la calma ha accompagnato la Roma sul fronte allenatore da metà novembre in poi, quando è subentrato Claudio Ranieri ben consapevoli a Trigoria che a fine stagione avrebbe terminato la sua gloriosa carriera in panchina. Adesso è tempo di accelerare per evitare sorpassi e ulteriori colpi di scena. Così se la calma non è stata ricompensata sul fronte Fabregas, adesso sia Ghisolfi che Ranieri sono in pressing per organizzare il prima possibile il meeting finale tra Gian Piero Gasperini e Dan Friedkin.   

Gasperini attende a Torino

Le lancette scorrono tiranne al Fulvio Bernardini, il diesse giallorosso si trova a Milano insieme al general counsel Lorenzo Vitali mentre Gasperini attende novità dalla sua casa a Torino circa l’organizzazione dell’incontro che porterà o meno alla fumata bianca. Ma, chiariamo, filtra un cauto ottimismo sull’operazione, perché la trattativa economica è praticamente definita (e non è mai stata un problema) e il supporto di Ranieri - vero e proprio garante dell’operazione - ha aiutato e non poco le parti a risedersi di nuovo a trattare dopo il nulla di fatto dei mesi scorsi.


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Calciomercato Roma
1
Gasperini alla Roma, ci siamo: quando è fissato l'incontro con Friedkin e i retroscena
2
Gasp e il buon rapporto con l'Atalanta