Ferguson, il primo irlandese della Roma: chi è l’ariete di Gasperini
ROMA - Due rinforzi, uno per aeroporto, in appena 24 ore. Se Gasperini era preoccupato per il ritardo della Roma sul mercato, Massara ha risposto subito presente con "una bella accelerata" richiesta dall’allenatore. Evan Ferguson è sbarcato in serata a Ciampino con un volo privato, persino stupito di essere ricevuto da una settantina di tifosi, e da domani si allenerà a Trigoria: ha un mese di tempo prima dell’inizio del campionato per contendere il posto in attacco a Dovbyk. Oggi intanto sarà sottoposto alle visite mediche e firmerà il contratto, che diventerà quinquennale se la Roma eserciterà a fine stagione il diritto di acquisto definitivo a 35 milioni. Per il momento al Brighton vanno 3 milioni per il prestito.
Primo irlandese della Roma
Si tratta in qualche modo di un’operazione storica: mai un calciatore irlandese era stato tesserato per la Roma. Ferguson, che non ha ancora compiuto 21 anni, cercherà di lasciare il segno in Serie A come riuscì a un grande connazionale: Liam Brady, sublime centrocampista, rimasto famoso per aver segnato il rigore-scudetto della Juventus a Catanzaro nel 1982 pur sapendo già di essere stato scartato per lasciare spazio a Michel Platini. Meno fortunata fu l’esperienza italiana di un altro attaccante della nazionale irlandese, Robbie Keane, che all’Inter durò pochi mesi nel 2000 dopo essere stato acquistato per 31 miliardi di lire. Ferguson conta di rendere molto di più, dopo una stagione poco gratificante in Premier League tra Brighton e West Ham: reduce dall’operazione a un crociato, ha sofferto anche di problemi a una caviglia e ha quindi segnato soltanto 1 gol.
Massara lo vede bomber
Le referenze sul suo conto tuttavia sono ottime. Pur essendo ancora molto giovane - è del 2004 come il nuovo compagno Pisilli - è titolare della sua nazionale, alla quale ha già fornito 5 reti. E’ un centravanti molto forte fisicamente (è alto 1.88: la sua muscolatura era ben visibile a Ciampino dentro alla maglietta bianca) ma è anche piuttosto dinamico, tanto è vero che gli allenatori lo hanno sfruttato spesso e volentieri come seconda punta. Non è un bomber implacabile, questo no, anche se Massara ha intravisto in lui le qualità giuste per diventarlo. In un modulo a due attaccanti Evan, omonimo dell’ivoriano N’Dicka, può convivere quindi con un partner più statico. Con Gasperini gli capiterà, quando la squadra giocherà con il 3-4-1-2: è un modulo che abbiamo già visto nel primo test estivo contro il Trastevere, dall’inizio del secondo tempo. Se Ferguson ha preferito la Roma alle altre possibili destinazioni, è anche perché gli hanno mostrato le statistiche: gli attaccanti con questo allenatore segnano a raffica. Basta chiedere a Zapata, Muriel, Scamacca e naturalmente a Retegui, fresco capocannoniere del campionato che ha strappato il contratto della vita in Arabia Saudita.
