© AP Jacobelli: Pazza Roma, non puoi buttarti via così
ROMA - E pensare che, prima dell'incredibile suicidio finale della Roma, una lezione di calcio così, il Bayer e il calcio tedesco se la sarebbero ricordata per un pezzo. Sino al pazzesco ribaltone degli uomini di Schmit, i giallorossi non erano stati grandi, erano stati immensi e stavano scrivendo una delle pagine più esaltanti della loro storia europea. Poi hanno incredibilmente buttato via tutto, rischiando addirittura di perdere 5-4. Eppure, la doppietta iniziale dei tedeschi avrebbe schiantato un elefante e, davvero, quel micidiale uno-due, sferrato nei primi venti minuti, minacciava di spazzare via dalla Champions League la formazione di Garcia. Invece, De Rossi, degno Capitan Presente, ha letteralmente trascinato la Roma alla rimonta e la prima doppietta in Champions del centrocampista, ha tramortito il Bayer, prima che Pjanic e Falque trasformassero il calvario iniziale in un autentico trionfo. Se la squadra non avesse rovinato tutto con lo sciagurato finale. Peccato, perché passando dal 2-0 al 2-4, finalmente avevamo visto una squadra gladiatoria e irriducibile anche in campo internazionale. Finalmente Garcia che, prima di stasera, in Europa, alla guida dei giallorossi aveva vinto soltanto 2 partite su 12, in Germania stava per togliersi una delle soddisfazioni più belle della sua carriera in campo internazionale. Ma è destino che questa Roma in Champions rimanga un'incompiuta e sia un'autentica banda del buco: nelle ultime 18 gare disputate in Europa, la squadra ha subito sempre almeno un gol. A Leverkusen ne ha presi 4 in un colpo solo. Un poker amarissimo. Durissimo. Pesantissimo. Ora battere il Bayer è un obbligo.
