Allegri: «Champions? L'obiettivo è sempre vincerla»

Il tecnico della Juve: «Ora dobbiamo dare continuità ai risultati per forza»
Allegri: «Champions? L'obiettivo è sempre vincerla»© LaPresse
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TORINO - Nuovi passi falsi della Juventus non sono ammessi. Lo dice Massimiliano Allegri, alla vigilia del match di Champions con il Borussia Moenchengladbach: «Ora la continuità deve esserci per forza. E se non riesce la partita bellissima si deve sopperire con il carattere, per portare la fortuna dalla nostra parte, come è successo nel derby». Il tecnico non si sbilancia sulla formazione: «Ho ancora qualche dubbio. Lichsteiner? È a disposizione. Sarà in panchina, magari lo faccio giocare».



L'OBIETTIVO - La finale di Berlino, il 6 giugno scorso, «fa parte della storia, quest'anno è tutt'un'altra annata, dobbiamo rimetterci in discussione per cercare i presupposti utili a centrare gli obiettivi. Ma quando si partecipa alla Champions l'obiettivo non può essere che di vincerla. La Champions - ha detto a Moenchengladbach - è una competizione affascinante, che dà una visibilità mondiale. Ma ogni partita va giocata come fosse quella decisiva».

 

L'AVVERSARIA - Il Borussia Moenchengladbach «è una squadra molto veloce, non dobbiamo concedergli spazi per le ripartenze. E dovremo giocare molto bene sotto l'aspetto tecnico. I tedeschi - aggiunge il tecnico bianconero - hanno vinto 6 partite di seguito in Bundesliga più un'altra in Coppa. Noi in campionato non siamo ancora riusciti a vincerne due in fila».

BONUCCI - Il Borussia non sarà cliente facile: è ultimo nel gruppo di Champions, ma vorrebbe recuperare terreno anche in Europa, dopo essere risalito al quinto posto nella Bundesliga, se non altro per l'onore. «Il cambio di allenatore gli ha dato la scossa - riconosce Leonardo Bonucci - a Torino siamo riusciti a limitarli, pur non vincendo, ma sappiamo che dobbiamo evitare di sbilanciarci perché le punte sono veloci e possono far male». Per il difensore bianconero anche la Juventus è sulla strada giusta: «È normale che chi è arrivato da altre squadre abbia fatto fatica a inserirsi nella Juventus: qui non è pensabile l'altalena dei risultati, ad una vittoria deve sempre seguire un'altra vittoria. Riusciremo ad essere grandi se tutti daremo il 110 per cento: così sono stati costruiti successi importanti, come a Manchester e nel derby. Indossare la maglia della Juve mette addosso una pressione che non si avverte da altre nessun'altra parte».


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