Lichtsteiner, un gol segnato con il cuore

Lo svizzero è ritornato in campo 40 giorni dopo il malore avvertito contro il Frosinone e ha realizzato la rete del pareggio della Juventus: «Per me è stato molto importante tornare subito, il momento era troppo delicato per tirarsi fuori»
Lichtsteiner, un gol segnato con il cuore© Bongarts/Getty Images
Filippo Passantino
2 min

ROMA - «Ci vorrà ancora tempo e pazienza». Nel post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il 30 settembre, Stephan Lichtsteiner non era per nulla ottimista. Ai tifosi bianconeri chiedeva di aspettarlo. Sapeva di essere nel mezzo del tunnel. Quel tempo sarebbe durato 40 giorni. Un periodo che lo ha separato dal malore avvertito durante Juventus-Frosinone al gol in Champions contro il Moenchengladbach. Quando tutti vedevano nero, forse neppure lui vedeva rosa. Forse, guardandosi indietro stasera, non avrebbe giurato neppure lui che, al termine di quaranta giorni di passione, l’epilogo sarebbe stato così felice. Con un gol importante, per la Juve e per se stesso. 
La prima diagnosi ha evidenziato che lo svizzero era affetto da tachicardia parossistica. Il giocatore ha provato a recuperare, ma, dopo aver lavorato con la squadra ha accusato nuovamente problemi al cuore, come era accaduto nell’intervallo della sfida contro il Frosinone. Così lo staff medico bianconero non ha concesso l’idoneità a tornare in campo. Ha disposto un nuovo stop per il giocatore e predisposto «ulteriori accertamenti cardiologici per approfondire le cause della sintomatologia insorta durante la gara contro il Frosinone». Poi, la certezza di doversi operare, l’intervento, il mese di stop e la convocazione per la trasferta in Germania. Lo svizzero è tornato esattamente un mese dopo l'operazione di ablazione al cuore, necessaria in seguito all'aritmia benigna. Lichtsteiner ha superato gli esami di controllo e ha ricevuto l'idoneità sportiva per tornare in campo. E per farlo in Germania, in un match fondamentale per i bianconeri. «Per me è stato molto importante tornare subito, dopo solo due allenamenti con la squadra - ha dichiarato al termine della partita -. Il momento era troppo delicato per tirarsi fuori». In novanta minuti ha speso tutte le energie, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo... e la palla in rete, mettendo a segno il gol della rinascita.


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