Guardiola e l'ossessione Champions: 416 milioni buttati in quattro anni

Il tecnico spagnolo ha conquistato la coppa più ambita per due volte nei suoi primi quattro anni al Barça, poi più nulla. Eppure sia Bayern che City non hanno badato a spese...
Guardiola e l'ossessione Champions: 416 milioni buttati in quattro anni© REUTERS
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ROMA - L'idillio fra Pep Guardiola e la Champions League si è esaurito nel 2012, anno in cui il tecnico lasciò la panchina del Barcellona. Fino ad allora l'allenatore catalano era riuscito a vincere la coppa per ben due volte in quattro stagioni (nel 2009 e nel 2011), roba da fuoriclasse assoluto. Poi più nulla. Eppure nei tre anni al Bayern Monaco e in quello sulla panchina del City il tecnico spagnolo ha potuto investire sul mercato la cifra da capogiro di 416 milioni di euro. Non esattamente briciole.

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FALLIMENTO IN CHAMPIONS - Nelle sue tre stagioni passate alla guida del Bayern (club che al suo arrivo era detentore della Champions) l'allenatore non è riuscito mai a conquistare la Champions nonostante un investimento totale sul mercato di 203 milioni di euro. L'obiettivo massimo centrato sono state le semifinali. Un fallimento per un allenatore (e un club) di simile livello.

Al suo arrivo al Manchester City il club non ha badato a spese investendo sul mercato 213 milioni di euro per arrivare a Stones (55,6), Sane (50), Gabriel Jesus (32), Gündogan (27), Nolito (18) e Bravo (18). Anche in questo caso, niente di fatto. Stavolta a frenare la corsa di Pep è stato il Monaco che ha una rosa dal valore di 197 milioni (contro i 525 del City). Nemmeno la soddisfazione di raggiungere una semifinale...

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