TORINO - La conferenza stampa di Luis Enrique inizia con lo spauracchio dello Stadium: «Numeri strepitosi, all’altezza della sua storia. Il nostro scopo è quello di fare una grande partita indipendentemente dal campo. La Juve è simile a quella di due anni fa anche se non ha più gli stessi giocatori. Non saprei dire se sia più forte quella di Berlino o quella di oggi, bisogna chiedere ad Allegri. I ricordi di quella notte, ovviamente, sono positivi ma non hanno nulla a che vedere con quello che succederà domani».
MASCHERANO - «Siamo molto contenti di giocare i quarti di Champions contro la Juve, serviranno due partite ben fatte. Non soltanto in difesa, ma anche in attacco. In Europa è molto forte e nel suo campo ha numeri fantastici. Storicamente è sempre stata forte. Dobbiamo essere noi stessi, essere riconoscibili nel gioco per essere il miglior Barcellona. A volte commettiamo degli errori, ma dobbiamo imparare da questi errori aiutandoci a vicenda». Cosa è cambiato dalla finale di Berlino? «Più di metà di quella squadra non c’è più. Anche noi abbiamo cambiato molto, siamo qui per esprimere la nostra miglior versione e fare risultato».