TORINO - Ci sono immagini che custodiscono i segreti della felicità. E per i tifosi juventini, stanotte, bastano quelle di Allegri in panchina che s’impossessa della seconda finale di Champions al terzo anno dell’avventura a Torino o quelle di Buffon che rincorre Dani Alves dopo il secondo gol per il piacere di un bacio. Ora non c’è più niente di illusorio, a Cardiff il 3 giugno ci sarà un lavoro da svolgere e con ogni probabilità contro il Real di Cristiano Ronaldo. Il Monaco è battuto 2-1 con Mandzukic che segna da guerriero, come ci ha abituati nel tempo, e con l’ex terzino del Barcellona che festeggia da anima folle scaraventando un destro al volo da fuori area. La firma di Mbappé serve soltanto a stoppare l’imbattibilità bianconera a 690 minuti.
Juventus-Monaco 2-1: tabellino e statistiche
SEMPRE DANI - Per vedere un po’ di vera Juve bisogna aspettare il quarto d’ora. Il palo di Mbappé, la conclusione di Falcao e il problema muscolare di Khedira (dentro Marchisio) danno al Monaco l’impressione di poter cambiare le sorti della storia dopo il 2-0 dell’andata. Dybala svirgola, Chiellini anticipa Falcao sul cross di Mendy e al 22’ Higuain lascia partire lo scavino che non varca la linea di porta per il salvataggio di Glik.
NERVI TESI - Nella ripresa Allegri fa respirare Dybala, richiamandolo in panchina al posto di Cuadrado. Jardim, invece, opta per Fabinho, fino all’ultima ora dato per titolare. Jemerson chiude in extremis sullo sfondamento a destra del neoentrato mentre Buffon dice di no a un rasoterra di Mbappé da posizione defilata. La stellina del Monaco però si rifà al 69’ appoggiando facilmente in rete il gol della bandiera.