Guardiola cita De Gregori: il curioso paragone dopo Psg-City

Il tecnico catalano sorprende nel commentare il successo dei suoi ragazzi a Parigi nella semifinale di Champions
Guardiola cita De Gregori: il curioso paragone dopo Psg-City© Ansa
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PARIGI (Francia) - Pep Guardiola gongola per il successo a Parigi del suo Manchester City, ma gli resta il dubbio per una partita a due volti. Nel primo tempo il Psg ha giocato nettamente meglio dei suoi ragazzi, che si sono svegliati nella ripresa, trovando una vittoria che vale un'ipoteca per la qualificazione in finale: "Quando giochi la semifinale di andata non giochi libero - le parole del tecnico del Psg a Sky Sport - giochi pensando alla partita successiva, loro sono stati pericolosissimi. Abbiamo iniziato bene poi il gol subito ci ha fatto male, non eravamo cattivi. La differenza l'ha fatta il pressing più aggressivo e questo ci ha fatto recuperare tanti palloni. Abbiamo avuto più controllo e abbiamo giocato come sappiamo. La domanda è che se al ritorno saremo la squadra del primo tempo o quella del secondo tempo. Se siamo quelli del primo qualcosa può succedere. Se siamo quelli del secondo andremo in finale". Guardiola poi sorprende tutti con una citazione: "Noi siamo noi quando giochiamo come sappiamo, quando siamo noi come squadra. Adesso sembro Francesco De Gregori che canta 'La storia siamo noi'".

Guardiola: "Il Psg ha attaccanti più forti"

Sulla mancanza di un centravanti di ruolo, Guardiola dice: "A volte mi manca. Ma noi abbiamo un modo di giocare dove dobbiamo avere molto controllo del gioco. Se giochiamo con il Psg aperto al contropiede con questi attaccanti di qualità non c'è niente da fare. Sono diecimila volte più forti di noi. Dobbiamo portare la partita ad un certo ritmo per cercare di bloccarla. Io conosco bene la qualità dei nostri giocatori possiamo fare contropiede quando pressiamo alti ma se dobbiamo fare una partita aperta con Neymar e Mbappé non c'è niente da fare. Contro il Bayern lo abbiamo visto: difendono bene e poi hanno il contropiede che ti ammazzano. La differenza è che siamo stati più aggressivi senza palla negli ultimi dieci minuti del primo tempo e nel secondo tempo. Il primo tempo siamo stati non aggressivi, la nostra forza invece è quella".


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