Juve-Zenit 4-2: Dybala da urlo, Allegri vola agli ottavi

Una grande doppietta della Joya (superato Platini) permette alla Signora di qualificarsi con due turni di anticipo. Ora per blindare il primo posto servirà non perdere contro il Chelsea a Londra. Di Chiesa e Morata le altre reti bianconere
Juve-Zenit 4-2: Dybala da urlo, Allegri vola agli ottavi© ANSA
Simone Zizzari
6 min

ROMA - La Juve risorge e torna a sorridere come sempre le è successo finora in Europa. Messi da parte per una sera i fantasmi di campionato, la Signora torna a brillare come una stella nella notte di Champions - il suo palcoscenico preferito - spinta agli ottavi di finale dal suo fuoriclasse più autentico, Paulo Dybala. L’argentino si è preso la Juve sulle spalle e con una doppietta da applausi (superato Platini) ha travolto lo Zenit, uscito sconfitto per 4-2. Di Chiesa e Morata le altre reti bianconere in una serata che ha regalato ad Allegri non una ma tante note positive. La Juve sa divertire e, soprattutto, sa vincere. Una cosa non di poco conto visto che i tre punti non arrivavano da quattro gare, non a caso proprio dalla trasferta di San Pietroburgo di due settimane fa. Adesso che la qualificazione è un cassaforte servirà blindare il primo posto nel girone. Per farlo sarà necessario non perdere a Stamford Bridge fra tre settimane.

Primo tempo, è subito Dybala

La Juve parte forte dimostrandosi la versione bella fin qui mostrata in Champions e non quella sbiadita di campionato. Un colpo di testa pericoloso di Lovren in apertura non spaventa la Signora che spinge sull’acceleratore schiacciando lo Zenit nella propria metà campo. La voglia di riscatto bianconera ha un nome e un cognome preciso: Paulo Dybala. E’ la Joya il vero protagonista in campo. Prima serve a Bernardeschi un pallone d’oro che l’italiano spara sul portiere in uscita, poi prende in mano la situazione colpendo un palo con un rasoterra dal limite e siglando il vantaggio all’11’ grazie ad una precisa conclusione di sinistro dopo un batti e ribatti in area russa. E’ il 105° gol con la Juve, sorpassato Platini (omaggiato con un’esultanza speciale). I padroni di casa dominano e arrivano con facilità disarmante dalle parti di Kritsyuk ma hanno un difetto imperdonabile: tirano ma non segnano. E allora ecco Morata prima e Bernardeschi poco dopo sfiorare il bis senza fortuna. Poi è ancora lo spagnolo a sprecare da buona posizione. Lo Zenit aspetta e prova timidamente a ripartire creando qualche grattacapo a Szczesny. Il pareggio però arriva in modo assolutamente casuale. Siamo al 26’ quando un cross di Karavaev dalla sinistra viene deviato di testa in modo fortuito da Bonucci: la traiettoria a giro scavalca Szczesny spedendo la palla in rete. L’1-1 non cambia lo spartito del match. E’ la Juve a condurre ma persevera nella sua mancanza di cinismo. Chiesa di testa impegna a terra Kritsyuk, poi è Morata ad insaccare ma in fuorigioco. L’ultima chance del primo tempo è sulla testa di McKennie ma ancora una volta il portiere dello Zenit dice di no.

Ripresa, c'è solo la Juve

Nella ripresa la spinta bianconera è ancora superiore. Lo Zenit pensa solo a difendersi non riuscendo più a ripartire. Dybala con due conclusioni a giro e Morata con un tiro alto di poco spaventano i russi. Il 2-1 è nell’aria e arriva puntuale al 57’. Tutto parte da un grande lancio di Locatelli per Chiesa, bravo ad accendersi improvvisamente e a superare due avversari con una finta. In area l’azzurro viene affossato da Claudinho: per l’arbitro è rigore. Sul dischetto va Dybala che calcia a lato. Il direttore di gara però fa ripetere il penalty per l’ingresso in area di tre giocatori russi. La seconda chance è quella buona. Per la Joya è doppietta e la Juve è di nuovo (meritatamente) avanti. Semak inserisce Malcom e Krugovoy ma è sempre la Juve a dominare in ripartenza. Dybala sfiora la tripletta con una conclusione mancina dal limite, poi è Chiesa a calciare alto da ottima posizione. Lo Zenit si affaccia raramente dalle parti di Szczesny con i tentativi prima di Claudinho e poi di Malcom dal limite, entrambi deviati in angolo dal portiere juventino. Al 73’ è McKennie ad esibirsi in un coast to coast inarrestabile concluso con un terrificante destro con palla ad infrangersi sulla traversa. Ormai è un monologo bianconero. Pochi secondi dopo arriva il 3-1 firmato Chiesa. L’attaccante è rapido nel liberarsi di Lovren e nell’indovinare un rasoterra angolato che non lascia scampo a Kritsyuk. E’ la rete che fa scorrere i titoli di coda sul match. Chiesa avrebbe anche la chance per la doppietta personale ma il suo tocco a scavalcare il portiere avversario viene salvato sulla linea da Chistyakov. Negli ultimi dieci minuti Allegri inserisce Rabiot e Arthur per Bernardeschi e Locatelli. All’82’ i padroni di casa calano il poker con Morata, perfetto nel finalizzare al meglio un’azione cominciata da un’azione travolgente di Rabiot e proseguita da un filtrante millimetrico di Dybala per lo spagnolo. Per lo Zenit c’è solo la piccola soddisfazione del gol in pieno recupero di Azmoun. La festa europea dello Stadium è completa: la Juve strappa il pass per gli ottavi di Champions con due turni di anticipo. Adesso ad Allegri per centrare il primo posto nel girone basterà non perdere contro il Chelsea nella prossima sfida allo Stamford Bridge in programma il 23 novembre.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Champions, i migliori video