Inzaghi sfida Ancelotti: "L'Inter a Madrid per la storia"

Il tecnico nerazzurro in conferenza stampa alla vigilia del Real: "In tanti anni una sola vittoria qui, ce la giochiamo con personalità e motivazioni. Carlo? Per lui parlano i risultati"
Inzaghi sfida Ancelotti: "L'Inter a Madrid per la storia"© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
4 min

INVIATO A MADRID - Simone Inzaghi più che al primo posto, che sarebbe un grande risultato per lui e per l'Inter, vuole una partita importante nel tempio del Real Madrid, dove il club nerazzurro ha vinto una sola volta. Il tecnico di Piacenza conosce le difficoltà dell'incontro nonostante Ancelotti sia privo di Benzema e non le ha nascoste durante la conferenza stampa.

Inzaghi, che partita si aspetta? Quanto peserà l'assenza di Benzema?
Penso che domani sarà un incontro importante per noi. Sia noi sia il Real abbiamo già passato il turno, ma vogliamo fare una grande gara. All'andata abbiamo fatto molto bene, ma non è bastato. Stavolta dovremo dare qualcosa in più. Benzema è un giocare importantissimo per loro: noi allenatori dobbiamo convincere con questi problemi di assenze per gli infortuni, ma Jovic che lo ha sostituito nell'ultima partita ha segnato una rete e servito un assist.

L'Inter è molto migliorata rispetto all'andata come risultati. Cosa ha cambiato?
Semplicemente abbiamo giocato insieme e ci siamo conosciuti meglio. La squadra giocava un determinato modulo anche negli ultimi due anni, ma c'era bisogno di conoscenza reciproca. Anche all'andata però abbiamo fatto bene, ma purtroppo abbiamo perso quella partita e pure qualche altro punto in campionato. Ora veniamo da una bella striscia che ci ha dato autostima.

C'è qualcosa di Ancelotti in cui si rivede?
La sua carriera parla per lui. Prima dell'andata, con Carlo abbiamo parlato ed è sempre un piacere parlare di calcio con lui. Sta andando bene nella Liga e ha un ottimo vantaggio sulla seconda. Stiamo parlando di un grandissimo che sta vincendo tanto.

Come sta la squadra?
Non ci saranno Ranocchia, Darmian, Satriano e Correa. Mi dispiace perché Correa stava crescendo di partita in partita e stava molto bene. E' una perdita importante alla quale cercheremo di sopperire. Lautaro ieri non ha avuto nessun problema. De Vrij e Kolarov li valuteremo nell'ultimo allenamento.

C'è molta attesa in Italia per questa partita per vedere se il livello del calcio italiano ha ritrovato una dimensione europea importante. Crede che l'Inter se la possa giocare alla pari come all'andata e magari vincere a Madrid?
La squadra se l'è giocata alla grande pure all'andata e avrebbe meritato di più. Ci saranno 50.000 tifosi del Real e qualcuno anche dei nostri, ma non ci sarà San Siro che ci spinge. Siamo riusciti a passare il turno con un turno d'anticipo, cosa che non succedeva da 10 anni, ma vogliamo fare comunque una grande gara perché il club e i tifosi lo meritano.

Qual è il segreto dell'Inter in cui tutti i giocatori che entrano fanno bene?
Hanno giocato tutti. Chi più chi meno e per me è motivo di orgoglio vedere chi gioca di meno essere tra i migliori in campo. Ho la fortuna di avere grandi professionisti a disposizione. Li devo gestire nel migliore dei modi, proporre cose nuove ogni allenamento, ma è facile perché ci sono professionisti davvero seri.

E' giusto definire questa partita un'esame di laurea?
E' una partita importante. A Madrid nella sua storia l'Inter ha vinto una sola volta e ci saranno delle insidie e delle difficoltà. Veniamo a giocarcela con personalità e motivazioni. Cercheremo di preparare la squadra nel migliore dei modi. E' un match a cui teniamo.

Vinicius è il giocatore più in forma del Real. Come si ferma un fenomeno così?
Vinicius lo conosciamo, è un giocatore di grande qualità che sta avendo una grande continuità a livello di assist e gol. Sarà un osservato speciale come tutti gli altri calciatori del Real.


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