Allegri: “La finale di Champions? Dobbiamo essere ambiziosi…”

Il tecnico bianconero ha parlato in conferenza stampa non nascondendo il desiderio di passare il turno "nella finale contro il Villarreal" per poi fare molta strada in Europa
Allegri: “La finale di Champions? Dobbiamo essere ambiziosi…”© Juventus FC via Getty Images
Andrea Ramazzotti
8 min

INVIATO A TORINO - "La partita più importante della Champions finora": Massimiliano Allegri non si nasconde alla vigilia del match contro il Villarreal di domani sera. In palio ci sono i quarti di Champions e il tecnico di Livorno ha chiesto a suoi una partita perfetta per passare il turno.

Allegri, come sta la squadra? E chi schiererà domani sera?
Le idee chiare ce l'ho, speriamo di indovinare le scelte. Siamo in un momento decisivo della stagione perché a marzo si decidono il campionato, la Champions e la Coppa Italia. Vogliamo arrivare alla sosta nelle migliori condizioni, ma ora dobbiamo essere concentrati sulla partita di domani, non su quella con la Salernitana di domenica.



Questa squadra ha le qualità per arrivare in finale di Champions?
Non so se abbiamo le qualità per arrivarci. Ma dobbiamo avere le ambizioni per arrivare in finale. Alla Juventus è così. Se siamo bravi e fortunati negli episodi e gli altri sono meno bravi di noi, ce la possiamo fare. Non bisogna uscire da una competizione avendo rimpianti. Quella di domani sera è una finale secca che giochiamo in casa perché i gol in trasferta non valgono più doppi. Bisogna vincerla. Punto.



Chiellini, Dybala e Bernardeschi sono recuperati. Come stanno gli altri?
Chiellini, Dybala e Bernardeschi sono recuperi fondamentali perché i cambi sono fondamentali soprattutto se andremo oltre il 90'. Bonucci è out: ha giocato a Empoli e a Villarreal si è messo a disposizione, ma ora ha un problema al polpaccio che non riesce a risolvere e bisogna si fermi. Alex Sandro si sentiva il polpaccio strano e il sole è noioso, quindi ho preferito non rischiarlo. Zakaria speriamo di riaverlo giovedì, altrimenti dopo la sosta. Intanto pensiamo a vincere queste due gare prima della pausa.



La formazione ormai è decisa...
Io non ho detto chi gioca. Neppure un attacco. Anzi, Vlahovic gioca, poi vediamo... Morata sta attraversando un buon periodo di forma, ma le sue qualità le conoscevamo. Non era partito male: è solo che con un centravanti di ruolo accanto, sfrutta al meglio le sue caratteristiche.



Vorrebbe cancellare gli infortuni o l'inizio difficile di stagione?
Se non avessimo passato i primi tre mesi difficili della stagione, non saremmo a questo punto. Siamo diventati un gruppo granito e una squadra compatta grazie al lavoro dei ragazzi. Il pericoloso visto che non abbiamo fatto niente, è pensare... oltre: facciamo un passo alla volta. Perdere equilibrio ci può far male: niente sbalzi d'umore e piedi ben piantati per terra. Manteniamo l'equilibrio che abbiamo e miglioriamo le prestazioni. L'obiettivo era arrivare a marzo a giocarci tutto e ci siamo. Ora vediamo quello che raccoglieremo: è entusiasmante, adrenalinico e divertente. Contro il Villarreal mi aspetto una partita difficile, complicata e ci sarà anche da difendere. I tifosi ci dovranno dare una mano.



Quanto la Juventus di adesso è vicina alla Juventus che aveva immaginato a inizio stagione?
Sono arrivato dopo due anni che ero fermo, con tanti giocatori che non conoscevo. Abbiamo fatto tutti degli errori, ma ora siamo cresciuti e siamo arrivati a marzo, quando conta, in lotta su tutti i fronti. Bisogna essere diversi da quello che siamo stati da settembre a febbraio.

Cosa la preoccupa del Villarreal in vista di domani sera?
Affronteremo una squadra esperta che ha un allenatore bravo. Il Villarreal concede poco o niente. All'andata, quando loro sembravano usciti dalla gara, abbiamo commesso un errore e abbiamo subito un gol evitabile. Bisognerà concedere il meno possibile disputando una partita giusta e seria, da ottavi di Champions.

Che errore non dovrà commettere rispetto alla prima sfida?
Dovremo giocare con obiettivo unico di passare il turno.

Emery ha detto che all'andata pensavate di aver già vinto dopo il gol lampo.
In Spagna la squadra ha rischiato poco, eccezion fatta per un palo da loro colpito sull'1-0. Noi abbiamo avuto nel primo tempo altre occasioni che non abbiamo sfruttato. Quando il match sembrava sotto controllo, abbiamo commesso una disattenzione difensiva, ma il passaggio del turno comunque avremmo dovuto giocarcelo al ritorno.

E' la partita più delicata della sua seconda avventura alla Juventus?
Marzo è il momento del divertimento. Da settembre a febbraio bisogna mettere le basi per vincere. A marzo si inizia a tirare le somme: il pallone diventa più piccolo e più pesante. Per i giocatori è straordinario giocare incontri come quello di domani sera in Champions, lottare per il quarto posto in campionato, puntare alla finale di Coppa Italia. Bisogna essere focalizzati per arrivare agli obiettivi. Contro il Villarreal sarà di fatto una gara secca e dovremo interpretarla nel migliore dei modi, avendo grande rispetto degli avversari. La presunzione non porta da nessuna parte.



Vista la partita dell'andata, in quale posizione pensa che Morata possa far meglio?
Morata è un attaccante e deve far gol. Morata con Vlahovic vicino è pericoloso. E' in un ottimo momento, ma sta facendo bene anche Kean. Poi per passare il turno ci vuole un pizzico di fortuna, gli episodi dalla nostra parte, insomma un po' di tutto.

E' la partita più importante della stagione?
E' la più importante della Champions perché se vinciamo, andiamo avanti. Dividiamo le competizioni. E' la più importante della Champions se vogliamo andare avanti.


 

Cosa teme degli spagnoli?
Il Villarreal ha vinto l'ultima Europa League ed Emery ne ha vinte diverse di Europa League. Legge bene le partite e la sua squadra lavora molto bene.

Il Psg ha dominato il Real Madrid al ritorno, ma è uscito dalla Champions e poi è stato fischiato dai suoi tifosi. E' un timore anche per la Juventus?
Prima di tutto bisogna fare una bella prestazione. Indipendentemente dal risultato, il pubblico applaudirà la squadra. La partita Real-Psg fa capire che ci sono imprevisti e le gare possono scappare di mano. Nel calcio bisogna avere il controllo dell'imprevisto, avere la serenità e la capacità di reagire a quello che ti succede.


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