Milan, un punto che bisogna apprezzare

Milan, un punto che bisogna apprezzare© AC Milan via Getty Images
Alberto Dalla Palma
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Se uno ripensa al girone infernale della stagione scorsa, prende il punto di Salisburgo e lo apprezza perché il debutto in Champions è stato davvero positivo sotto tutti i punti di vista. E il Milan non può sottovalutare neanche il fatto che il Chelsea, che poteva essere considerata il giorno del sorteggio la grande favorita del gruppo, ha perso a Zagabria dimostrando un’involuzione già emersa in Premier. Pioli stavolta non ha colossi come Liverpool e Atletico Madrid e quindi può giocarsela eccome, soprattutto se manterrà lo spirito di Salisburgo. Sotto di un gol, ha avuto la forza di non smarrirsi e di non perdersi d’animo, raggiungendo il pareggio ancora prima dell’intervallo grazie alla solita giocata di Leao, che partendo dalla sinistra ha mandato in porta Saelemekers in mezzo all’area. E al portoghese, come al Milan, resterà il rimpianto di non aver vinto la partita proprio all’ultimo secondo, quando la contesa sembrava finita. Il tiro dell’attaccante dal limite dell’area, deviato da un avversario, si è fermato sul palo anche se aveva dato l’illusione del gol. 

Il successo sarebbe stato davvero un regalo con il fiocco, in vista degli appuntamenti successivi, ma - lo ripetiamo - il punto di Salisburgo non può essere disprezzato. Non è mai facile giocare in questo catino, dove la squadra di Jaissie riesce sempre a tenere un ritmo infernale dall’inizio alla fine, alzando un pressing ossessivo da cui il Milan è riuscito a uscire con i suoi abili palleggiatori e con la forza e la spinta dell’asse sinistro, formato da Theo Hernandez e, appunto, Leao. Il gol di Okafor, realizzato con un doppio tunnel a Kalulu e Maignan, sembrava l’inizio di una sinfonia austriaca, invece il Milan, con la maturità della grande squadra è riuscita a risalire la corrente sempre in attesa che esploda la classe di De Ketelaere, sostituito da Brahim Diaz. Bisogna dare il tempo al talento belga di entrare in sintonia con il gruppo e con le idee di Pioli, perché è lui che dopo la sosta per il Mondiale potrà fare la differenza, ovviamente con Leao. A volte De Ketelaere sembra ancora smarrirsi alla ricerca del colpo ad effetto o della posizione giusta in campo: tocca al tecnico, con la sua consueta sapienza tattica, aiutare questo talento a esplodere. E a quel punto il Milan potrà alzare l’asticella, in Italia e in Europa. 


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