© Getty ImagesArbitrare non dà certezze, pur avendo come compito l’applicazione di regole certe. VAR gran protagonista, salva arbitri del calibro di Makkelie, Taylor, Turpin e Oliver. Clamoroso a Madrid, sponda Atletico: Turpin fischia la fine (forse con troppa fretta) mentre il VAR controlla un tocco di mano di Hincapie: OFR scontata, Turpin veloce, è rigore, parato da Hradecky (piede destro sulla linea). Finale da brividi anche a Londra, arbitro Makkelie: all’ultimo secondo segna Kane, lunghissima review (a Nyon c’è van Boekel ) e ne esce un fuorigioco millimetrico sull’assist di testa di Emerson (Kane oltre la linea del pallone), con espulsione di Conte. Il dubbio era venuto anche a Milano (gol del 3-0): perché non abbiamo visto l’animazione del SAOT (il fuorigioco semiautomatico)? I millimetri a volte sono importanti.
A proposito di Inter, Barça-Bayern (depotenziata dal 4-0 per i nerazzurri) è affidata all’inglese Taylor, salvato anche lui con l’OFR per togliere un rigore: è Lewandowski che fa fallo su De Ligt, allargando la gamba e deviando dalla traiettoria del pallone (toccato prima dall’olandese). Non una grande serata per Michael Oliver in Club Brugge-Porto: troppo lento al monitor per decretare un rigore per una reazione di Carmo, da terra, a palla lontana, su Mechele. Corretto invece il giallo: non c’è intensità, non c’è violenza nella reazione di Carmo, che colpisce l’avversario sullo scarpino. Ok far ripetere il rigore: invasione (encroachment) da parte di Eustaquio. A proposito di Bruges, c’è anche un particolare che si fa fatica a capire: il portiere degli ospiti, Diogo Costa, aveva la maglia di color giallo... praticamente uguale al giallo pastello dei suoi compagni. Che si saranno detti durante il briefing pre match della mattina, quando si portano le maglie, si fanno vedere e la squadra arbitrale decide? Mistero.