C ’ è un confine tra la quasi-certezza, la buona possibilità, l’impresa e il miracolo. E la notte più attesa della SuperChampions potrà finalmente misurarlo. Che fine faranno le italiane? Ai blocchi di partenza avevamo cinque diverse strade e con il Bologna già eliminato ne restano quattro. Tutte conducono a una fase successiva in cui i denari continueranno a moltiplicarsi; come in una corsa a ostacoli, però, c’è chi saprà saltare il prossimo e chi andrà inevitabilmente a sbatterci addosso. Sintetizzando: all’Inter basta un punto contro il Monaco (la quasi-certezza), al Milan servirebbe una vittoria con la Dinamo (la buona possibilità), l’Atalanta dovrebbe vincere a Barcellona (l’impresa) e la Juve dovrebbe battere il Benfica e scavalcare in classifica addirittura 9 squadre (il miracolo). Ma non è solo una questione di risultati: tra una vittoria, un pareggio o una sconfitta ballano tantissimi soldi. Anche stasera. Con il nuovo format, del resto, non sono solo lievitati gli infortuni: aumenteranno pure i ricavi. Dei 2,5 miliardi messi in palio dall’Uefa, 670 milioni (il 27,5%) sono destinati alle quote di partenza, 914 milioni (il 37,5%) ai bonus per i risultati ottenuti e 853 (il 35%) saranno legati al “value”, il nuovo parametro che abbina i vecchi “market pool” e “ranking storico”, cioè i ricavi dei diritti tv ripartiti in quote per ciascun Paese e altri soldi assegnati in base ai risultati degli ultimi anni. Il “value” non è ancora calcolabile. È comunque incoraggiante - per tutti - pensare che nel 2023-24, con cifre più basse rispetto a oggi, Inter e Napoli pur fermandosi agli ottavi incassarono circa 30 milioni tra ranking e market. Più tutto il resto.
Ranking
Come abbiamo già imparato, in questa corsa non si è soli e conviene “fare squadra”. Lo dice il ranking: le prime due federazioni per risultati delle loro squadre porteranno, anche nel 2025-26, una formazione in più in Champions. L’Italia, oggi seconda dietro l’Inghilterra, è messa piuttosto bene e ha un bel margine su Spagna, Belgio, Portogallo, Germania e Francia. L’Atalanta sfiderà una spagnola, Juve e Bologna due portoghesi e l’Inter una francese: sperando che arrivino buone notizie anche dall’Euroleague (Braga-Lazio e Roma-Eintracht) si può guadagnare altro terreno dalle inseguitrici.