Champions League, quanto vale l'ultimo turno? Dal ranking ai premi

Dal 5° posto in A  ai bonus vittoria  e ottavi: ecco cosa mette in palio l'ultima giornata
Giorgio Marota

C ’ è un confine tra la quasi-certezza, la buona possibilità, l’impresa e il miracolo. E la notte più attesa della SuperChampions potrà finalmente misurarlo. Che fine faranno le italiane? Ai blocchi di partenza avevamo cinque diverse strade e con il Bologna già eliminato ne restano quattro. Tutte conducono a una fase successiva in cui i denari continueranno a moltiplicarsi; come in una corsa a ostacoli, però, c’è chi saprà saltare il prossimo e chi andrà inevitabilmente a sbatterci addosso. Sintetizzando: all’Inter basta un punto contro il Monaco (la quasi-certezza), al Milan servirebbe una vittoria con la Dinamo (la buona possibilità), l’Atalanta dovrebbe vincere a Barcellona (l’impresa) e la Juve dovrebbe battere il Benfica e scavalcare in classifica addirittura 9 squadre (il miracolo). Ma non è solo una questione di risultati: tra una vittoria, un pareggio o una sconfitta ballano tantissimi soldi. Anche stasera. Con il nuovo format, del resto, non sono solo lievitati gli infortuni: aumenteranno pure i ricavi. Dei 2,5 miliardi messi in palio dall’Uefa, 670 milioni (il 27,5%) sono destinati alle quote di partenza, 914 milioni (il 37,5%) ai bonus per i risultati ottenuti e 853 (il 35%) saranno legati al “value”, il nuovo parametro che abbina i vecchi “market pool” e “ranking storico”, cioè i ricavi dei diritti tv ripartiti in quote per ciascun Paese e altri soldi assegnati in base ai risultati degli ultimi anni. Il “value” non è ancora calcolabile. È comunque incoraggiante - per tutti - pensare che nel 2023-24, con cifre più basse rispetto a oggi, Inter e Napoli pur fermandosi agli ottavi incassarono circa 30 milioni tra ranking e market. Più tutto il resto.

Ranking

Come abbiamo già imparato, in questa corsa non si è soli e conviene “fare squadra”. Lo dice il ranking: le prime due federazioni per risultati delle loro squadre porteranno, anche nel 2025-26, una formazione in più in Champions. L’Italia, oggi seconda dietro l’Inghilterra, è messa piuttosto bene e ha un bel margine su Spagna, Belgio, Portogallo, Germania e Francia. L’Atalanta sfiderà una spagnola, Juve e Bologna due portoghesi e l’Inter una francese: sperando che arrivino buone notizie anche dall’Euroleague (Braga-Lazio e Roma-Eintracht) si può guadagnare altro terreno dalle inseguitrici.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Premi

Tornando ai premi, Inter, Milan, Juve, Atalanta e Bologna hanno già incassato 18,6 milioni per la sola partecipazione. Verosimilmente, ne aggiungeranno dai 25 ai 40 di “value”. Il club del presidente Marotta ne ha contati altri 11,2 di risultati (5 vittorie e 1 pari) e oggi gioca per girare a quota 13,3, più di Milan (10,5 ma può arrivare a 12,6), Atalanta (fin qui 9,8), Juventus (8,4) e Bologna (3,5). Anche i rossoblù, pur senza speranze di proseguire nel torneo, affrontano lo Sporting senza potersi permettere il lusso di sottovalutare l’impegno: in palio ci sono 2,1 milioni per la vittoria e 700 mila euro per il segno X. Con un successo, per intenderci, il Bologna coprirebbe la spesa netta annua dello stipendio di Orsolini. Agli ottavi si incassano altri 11 milioni: chi dovesse raggiungerli senza passare dai playoff intascherebbe un altro bonus di 2 milioni anziché di 1. L’Uefa mette poi a disposizione 666 quote da 275 mila euro a seconda del piazzamento del maxi-girone: la prima intasca 36 quote, la seconda 35, la terza 34, e così via. Ecco perché si diceva di quanto fosse importante la differenza reti: un gol può valere la qualificazione o, nel peggiore dei casi, qualche centinaia di migliaia di euro. In un colpo solo, l’Inter, il Milan e l’Atalanta - le tre messe meglio - stanotte potrebbero andare a dormire con un tesoro da oltre 50 milioni sotto il cuscino, con il “value” ancora da calcolare. La qualificazione ai quarti vale poi 12,5 milioni, quella alle semifinali 15, la finale 18,5 e il trionfo altri 6,5. Senza considerare il botteghino che, a questilivelli, fa sempre registrare incassi da capogiro.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

C ’ è un confine tra la quasi-certezza, la buona possibilità, l’impresa e il miracolo. E la notte più attesa della SuperChampions potrà finalmente misurarlo. Che fine faranno le italiane? Ai blocchi di partenza avevamo cinque diverse strade e con il Bologna già eliminato ne restano quattro. Tutte conducono a una fase successiva in cui i denari continueranno a moltiplicarsi; come in una corsa a ostacoli, però, c’è chi saprà saltare il prossimo e chi andrà inevitabilmente a sbatterci addosso. Sintetizzando: all’Inter basta un punto contro il Monaco (la quasi-certezza), al Milan servirebbe una vittoria con la Dinamo (la buona possibilità), l’Atalanta dovrebbe vincere a Barcellona (l’impresa) e la Juve dovrebbe battere il Benfica e scavalcare in classifica addirittura 9 squadre (il miracolo). Ma non è solo una questione di risultati: tra una vittoria, un pareggio o una sconfitta ballano tantissimi soldi. Anche stasera. Con il nuovo format, del resto, non sono solo lievitati gli infortuni: aumenteranno pure i ricavi. Dei 2,5 miliardi messi in palio dall’Uefa, 670 milioni (il 27,5%) sono destinati alle quote di partenza, 914 milioni (il 37,5%) ai bonus per i risultati ottenuti e 853 (il 35%) saranno legati al “value”, il nuovo parametro che abbina i vecchi “market pool” e “ranking storico”, cioè i ricavi dei diritti tv ripartiti in quote per ciascun Paese e altri soldi assegnati in base ai risultati degli ultimi anni. Il “value” non è ancora calcolabile. È comunque incoraggiante - per tutti - pensare che nel 2023-24, con cifre più basse rispetto a oggi, Inter e Napoli pur fermandosi agli ottavi incassarono circa 30 milioni tra ranking e market. Più tutto il resto.

Ranking

Come abbiamo già imparato, in questa corsa non si è soli e conviene “fare squadra”. Lo dice il ranking: le prime due federazioni per risultati delle loro squadre porteranno, anche nel 2025-26, una formazione in più in Champions. L’Italia, oggi seconda dietro l’Inghilterra, è messa piuttosto bene e ha un bel margine su Spagna, Belgio, Portogallo, Germania e Francia. L’Atalanta sfiderà una spagnola, Juve e Bologna due portoghesi e l’Inter una francese: sperando che arrivino buone notizie anche dall’Euroleague (Braga-Lazio e Roma-Eintracht) si può guadagnare altro terreno dalle inseguitrici.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
1
Champions League, quanto vale l'ultimo turno? Dal ranking ai premi
2
Premi