Cancellare la squalifica di Lukaku come segno di civiltà e crescita

Leggi il commento del Direttore del Corriere dello Sport-Stadio sulle polemiche post Juve-Inter
Cancellare la squalifica di Lukaku come segno di civiltà e crescita© Inter via Getty Images
Ivan Zazzaroni
3 min

L'arbitro Massa ha espulso Lukaku per l’eccessiva esultanza davanti ai tifosi juventini presenti nel primo anello della Tribuna Sud: non ha dato il giusto peso alle offese e ad altre porcherie verbali indirizzate in precedenza al centravanti dell’Inter. Ieri, basandosi su un referto concettualmente sbagliato, Gerardo Mastrandrea non ha potuto fare altro che applicare alla lettera il regolamento, confermando in primo grado la giornata di squalifica, effetto dell’espulsione. Il 59enne Mastrandrea, erede del leggendario Tosel, è lo stesso giudice sportivo che sei anni fa si occupò del caso Muntari: il centrocampista, allora al Pescara, fu bersaglio di cori razzisti da parte dei tifosi del Cagliari e, in seguito alle plateali proteste per la mancata sospensione della partita, prese il rosso. In secondo grado la Corte d’appello accolse il ricorso del ghanese togliendogli la squalifica.

Nessun ricorso

L’Inter non presenterà ricorso, insegue una decisione storica: la crescita del nostro calcio passa anche attraverso una presa di posizione convinta ed energica, per certi versi “rivoluzionaria”, quale è la cancellazione della squalifica di un giocatore doppiamente vittima di razzismo (grave definirlo razzismo da stadio: è razzismo e basta). Mastrandrea ha anche chiuso il primo anello della Sud dell’Allianz Stadium dal quale sono partiti i cori, nonostante la Juve si sia subito data da fare per individuarne gli autori: la società ha già identificato i protagonisti del video diffuso su Twitter, un minorenne che starà lontano dallo stadio per dieci anni e un maggiorenne “daspato” a vita.  

Irregolari

La Juve, che sta valutando di richiedere gli atti al giudice sportivo, lo stadio funzionale e attivo l’ha da tempo: quanti anni e quanti altri episodi di ordinaria indecenza serviranno ancora prima che la federcalcio decida di considerare irregolari gli impianti non dotati degli strumenti utili a individuare gli autori di “atti socialmente osceni”?


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