Kamada al bivio: in Coppa Italia un'altra chance per prendersi la Lazio

Negli ottavi contro il Genoa il giapponese sostituirà l'infortunato Luis Alberto a centrocampo: deve assicurarsi il futuro in biancocelste
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Guendouzi si è preso il posto da corsaro qual è. Rovella ha portato un po’ di pepe in mezzo, non bada a cariche, deve crescere nel palleggio. Isaksen si è sciolto, sta facendo vedere le prime veroniche. Castellanos gioca al netto della staffetta con Ciro, spara male le cartucce, si affretti a tirare meglio. Ma in pole position, ad agosto, c’era Kamada tra gli acquisti estivi. Oggi è in coda alla squadra. Era senza posto, è senza ruolo. Sabato è entrato da vice Luis Alberto, ha chiuso da vice Pedro. Lo stop del Mago lo catapulta in campo da titolare, proverà a sfruttare la Coppa Italia per ritrovarsi e ridare un senso al suo arrivo a Roma.

Lazio, contro il Genoa tocca a Kamada

Domani, contro il Genoa, toccherà a lui. Kamada aveva rubato l’occhio a Napoli, segnando al Maradona. Non s’è più ripetuto. Sarri non ha mai smesso di vederlo mezzala, prima a destra e poi a sinistra. Nell’ultimo mese, vuoi anche per l’emergenza assenze, l’ha piazzato in avanti senza crederci molto. Lo sballottamento ha accentuato i suoi disagi, la tristezza che tende alla sfiducia. Sarri, a parole, ha provato a tenerlo su di morale, in campo gli effetti si sono visti al contrario. In campionato Kamada aveva rigiocato a Salerno per l’assenza del Mago, non succedeva da Juve-Lazio del 16 settembre. In Champions s’era visto nel ritorno con il Feyenoord. Non ha mai trovato il colpo, gli ultimi risalgono ai primi: il gol di Napoli, l’assist a Luis Alberto contro la Juve. Kamada era partito con entusiasmo e col passare delle settimane s’era caricato sempre più: «Voglio diventare una grande mezzala a livello europeo, il ruolo mi piace», ripeteva. A inizio novembre, dopo le esclusioni ripetute, si è sfogato tradendo insoddisfazione: «Mi piace l’ambiente che si respira alla Lazio. Ho un buon rapporto sia con i compagni sia con i tifosi, che fanno sempre sentire il loro sostegno caloroso. Ma non basta, un professionista ha bisogno di giocare con più continuità».

Kamada con la Coppa d'Asia nel mirino

C’è sicuramente un problema oggettivo che lo frena, è il ruolo di mezzala. Non riesce a interpretarlo come dovrebbe. Ed è subentrato un problema di collocamento dentro una Lazio altalenante e che a centrocampo ha accusato il contraccolpo della partenza di Milinkovic. Può esserci un terzo fattore: è la Coppa d’Asia. Accade ad ogni giocatore prima di un Mondiale, prima di una competizione continentale. Il giapponese a gennaio sarà impegnato con la sua nazionale in Qatar. Tiene molto alla Coppa d’Asia e ancora di più al Mondiale 2026. Inconsciamente potrebbe essere condizionato dal torneo che avrà inizio il 12 gennaio e terminerà il 10 febbraio. Sarri lo avrà a disposizione fino a Lazio-Frosinone del 29 dicembre. Kamada domani avrà una nuova chance, non dovrà giocare a rimorchio così come sta facendo. Imballato, torvo, inoffensivo. Tutti si aspettano un segnale, che batta un colpo. Spirito e spavalderia. Gli altri. La Lazio di Coppa, per gli ottavi con il Genoa (domani ore 21 all’Olimpico), sarà la Lazio bis, forse tris. Luis non ci sarà così come Casale, Zaccagni e Romagnoli. I primi due sperano nella convocazione per Verona, il terzo salterà anche l’Atletico. Per il Mago non si sarebbe trattato di stiramento agli adduttori, potrebbe farcela per Verona. Oggi se ne saprà di più. Ieri ha partecipato ad un torneo di golf all’Olgiata, buon segno. Kamada conta di giocare in Coppa, con lui potrebbero esserci Vecino e Cataldi. In questo caso riposeranno Guendouzi e Rovella. In avanti toccherà a Castellanos con Isaksen e Felipe. In difesa, accanto a Patric e Gila, sperano Hysaj e Pellegrini.


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