Cataldi 6
Rispolverato titolare, regista, capitano. Anche lui ha strappato palloni (4 all’intervallo) e s’è lanciato nella trequarti della Juve per aggredire e riaggredire. Secondo tempo meno garibaldino, più rocambolesco.
Rovella (37’ st) sv
Disturbato e disarmato.
Marusic 7
Status di beato per il gol “parato” sulla linea a Vlahovic. Nuovo trascloso a sinistra. Non ha giocato allo stesso gioco di Cambiaso e di McKennie (alto fino alla linea degli attaccanti). Ha tenuto loro in apprensione tentando le scalate in avanti, saltando l’uomo, duellando. Scorribande d’ala, ruvidezza da terzino. E quella paratona in spaccata.
Felipe Anderson 7
Architetta l’azione del 2-0 pescando Luis Alberto, assistman di Castellanos. Lui il grimaldello per svaligiare il forziere di Allegri. E’ partito in modalità bersaglieresca, due tiri murati dalla difesa juventina. Stregato sul più bello. Anticipi, piroette, recuperi arretrati per creare vortici, suscitare emozioni e provocare pericoli. Sprazzi micidiali fino al cambio, fatale un’entrata di Alex Sandro nel primo tempo. Senza di lui s’è persa la Lazio.
Vecino (17’ st) 5,5
Preso alla gola dai centrocampisti juventini, non è bastata l’aggressività.
Luis Alberto 7,5
Ha voglia di meravigliare ancora e ancora. Assist fra birilli. La catapulta di Castellanos. L’angolo dell’1-0, il corridoio per il 2-0. Palloni d’oro che non sono facili da narrare per questo Mago che dannare fa. Ha fatto il trequartista e il regista. S’incapriccia, fa incacchiare. Ma palla al Genio finché è possibile.
Castellanos 8
Aveva fatto impazzire l’Olimpico segnando i gol che mancavano, con la forza epica del centravanti vero. Tutti ne avevano invocato lo spirito del bomber, finalmente apparso. Lo stacco su Alex Sandro, in terzo tempo. Il raddoppio resistendo alla carica di Bremer, facendolo rimbalzare. Un altro gol tolto da Perin. Tudor l’ha richiamato al 36’ st, ovazione dell’Olimpico.
Immobile (36’ st) sv
Quando è entrato la Lazio era già svanita in zona offensiva.