Euro 2016 Italia, c'è Ventura! E Montella...

Mentre parte il ritiro azzurro per l’Europeo tiene banco la vicenda del dopo Conte. Il torinista in pole però nel weekend a Roma è tornato in corsa il doriano (e Di Francesco)
Euro 2016 Italia, c'è Ventura! E Montella...© LaPresse
Andrea Santoni
3 min

ROMA - Ventura certo, ma...non solo! Tutti pronti, tutti con le valige e con le penne in mano, per mettere nero su bianco e sottoscrivere quel che serve a girar pagina, seppur in differita, in casa Italia. E oggi, 24 maggio, data storica drammatica per le sorti nazionali del secolo scorso, si mormorava, è il caso di dire, potesse essere il giorno destinato a una doppia partenza; una certa e una auspicata: la prima, quella del ritiro propriamente detto pre Europeo a Coverciano e, la seconda, quella della trattativa “diretta” Tavecchio-Ventura per concretizzare la scelta ufficiosa del presidente federale per il dopo Conte. Scelta per altro già condivisa con il nuovo direttore tecnico in pectore della Federcalcio, Marcello Lippi, che un incontro preparatorio con Ventura lo ha già avuto la scorsa settimana. Ma mentre l’attuale ct da oggi pomeriggio a Firenze varerà la complessa operazione Euro 2016, in mezzo a un mare di guai e di azzurri chiamati a Coverciano, la stretta conclusiva per assicurarsi il suo erede, sembra scivolare in avanti.

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Non solo per il fatto che l’ufficialità sull’identità del nuovo ct verrà data il 7 giugno in occasione del Consiglio Federale ma anche per un’altra serie di ragioni e situazioni, maturate nella Capitale, a cavallo del week end appena trascorso, che hanno reso meno “decisa” la vicenda. Ventura resta il candidato forte, ma è corretto dire che il suo nome non ha cancellato definitivamente quelli di altri suoi colleghi già in lizza per l’Italia, anche loro sotto contratto. In particolare in via Allegri, e non solo, si è tornati a parlare di Montella, di Di Francesco (e in parte anche di De Biasi). Indubbiamente quel che sta accadendo in queste ore ai primi due (la Samp che conferma l’intesa col proprio allenatore, e la pace ritrovata col ds Osti, il Sassuolo che entra in Europa) dovrebbero negare la “ragione” di quel che stiamo raccontando. Eppure a Roma lo scenario appare più ricco di possibilità di quel che pareva fino a venerdì scorso.

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