Platini: «Se tifo per la Juve in Europa League? Devo tifare per tutti»
Il presidente della Uefa: «A Torino ho vissuto cinque anni bellissimi. Ho ritrovato amici che sono un po’ invecchiati. Loro, non io... Per chi tiferò? Devo tifare per tutti»
TORINO - In una cerimonia a Palazzo Madama, Michel Platini ha consegnato al sindaco Piero Fassino la coppa Uefa Europa League, trofeo d’argento su base di marmo giallo alto 65 centimetri e pesante 15 chili, uno in più della Champions. Erano presenti l’ambasciatore della finale - in programma il 14 maggio a Torino - Ciro Ferrara, il presidente della Figc Giancarlo Abete, il direttore generale della Figc Antonello Valentini, gli ad della Juventus Beppe Marotta e Aldo Mazzia, il consigliere d'amministrazione e presidente del J-Museum Paolo Garimberti, il direttore dello Juventus Stadium Francesco Gianello, il direttore marketing della Juventus Francesco Calvo, il presidente del Torino Urbano Cairo e il dg granata Antonio Comi. Assente giustificato il presidente bianconero Andrea Agnelli, all’estero da qualche giorno per impegni di lavoro. Nell’elegante sala che ospitò il primo senato subalpino, c’erano anche i rappresentanti del Chelsea campione in carica, Paulo Ferreira e Steve Holland.
TRADIZIONE - Fassino ha illustrato la grande tradizione sportiva di Torino, che nel 2015 sarà capitale europea dello sport, spiegando come la finale si incastoni nella sua storia e faccia parte anche delle prestigiose tappe d’avvicinamento alla futura investitura: «Vinca il migliore, ma è chiaro per quale squadra tiferemo...» ha detto con un sorriso, da buon tifoso bianconero. «Juventus e Torino rappresentano molta parte del calcio italiano - ha detto Abete -: è sufficiente visitare i due musei per capire cosa queste due squadre hanno dato e stranno dando. La finale onora la dimensione di una città ricca di storia, con due stadi in grado di ospitare partite ufficiali. Da quando è stata istituita l’Europa League, una squadra italiana non ha mai vinto, ma sommando l’Uefa restiamo primi per vittorie, nove».
AMICI - «Lo Stadium sarà la cornice ideale per un evento così importante - la certezza di Ferrara, che vinse l’Uefa con il Napoli -: gli amici juventini erano “incazzati” con me per il sorteggio, vuol dire che se supereranno lo scoglio avranno una finale più morbida». «E’ sempre un piacere tornare in una città dove ho vissuto cinque anni bellissimi, ritrovare amici che sono un po’ invecchiati. Loro, non io...» l’intervento di Platini, che poi si è rivolto scherzosamente al sindaco a proposito della speranza di un successo bianconero: «Il sindaco di Amburgo aveva fatto il suo stesso intervento, ma l’Amburgo non arrivò in finale». Sorrideva, e ovviamente non si è sbilanciato; «Devo tifare per tutti».
«COSTRUITE NUOVI STADI» - A margine della cerimonia di consegna della Coppa Europa League, Michel Platini dà un consiglio al calcio italiano: «Cosa deve fare per migliorare? Costruire nuovi stadi». Sul pronostico della manifestazione, mantiene la giusta neutralità ma confida: «Se dovesse vincere la Juve, sarebbe un’emozione ancora più forte».
© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Europa LeagueTRADIZIONE - Fassino ha illustrato la grande tradizione sportiva di Torino, che nel 2015 sarà capitale europea dello sport, spiegando come la finale si incastoni nella sua storia e faccia parte anche delle prestigiose tappe d’avvicinamento alla futura investitura: «Vinca il migliore, ma è chiaro per quale squadra tiferemo...» ha detto con un sorriso, da buon tifoso bianconero. «Juventus e Torino rappresentano molta parte del calcio italiano - ha detto Abete -: è sufficiente visitare i due musei per capire cosa queste due squadre hanno dato e stranno dando. La finale onora la dimensione di una città ricca di storia, con due stadi in grado di ospitare partite ufficiali. Da quando è stata istituita l’Europa League, una squadra italiana non ha mai vinto, ma sommando l’Uefa restiamo primi per vittorie, nove».
AMICI - «Lo Stadium sarà la cornice ideale per un evento così importante - la certezza di Ferrara, che vinse l’Uefa con il Napoli -: gli amici juventini erano “incazzati” con me per il sorteggio, vuol dire che se supereranno lo scoglio avranno una finale più morbida». «E’ sempre un piacere tornare in una città dove ho vissuto cinque anni bellissimi, ritrovare amici che sono un po’ invecchiati. Loro, non io...» l’intervento di Platini, che poi si è rivolto scherzosamente al sindaco a proposito della speranza di un successo bianconero: «Il sindaco di Amburgo aveva fatto il suo stesso intervento, ma l’Amburgo non arrivò in finale». Sorrideva, e ovviamente non si è sbilanciato; «Devo tifare per tutti».
«COSTRUITE NUOVI STADI» - A margine della cerimonia di consegna della Coppa Europa League, Michel Platini dà un consiglio al calcio italiano: «Cosa deve fare per migliorare? Costruire nuovi stadi». Sul pronostico della manifestazione, mantiene la giusta neutralità ma confida: «Se dovesse vincere la Juve, sarebbe un’emozione ancora più forte».