Atalanta-Borussia Dortmund 1-1: Schmelzer spegne il sogno bergamasco

Gli uomini di Stöger accedono agli ottavi di finale di Europa League: Toloi illude, il difensore tedesco recupera il risultato nel finale
Atalanta-Borussia Dortmund 1-1: Schmelzer spegne il sogno bergamasco© Getty Images
Giovanni Calenda
5 min

ROMA - Sogno spezzato. Termina con l'amaro in bocca il cammino dell'Atalanta in Europa League. I bergamaschi restano imbattuti al Mapei Stadium ma l'1-1 basta al Borussia Dortmund per accedere agli ottavi di finale di Europa League, a seguito del 3-2 dell'andata. Che la sfida con i tedeschi fosse difficile era fuori da ogni dubbio ma gli uomini di Gasperini hanno sfoderato due prove sublimi. A Reggio Emilia segna prima Toloi: i nerazzurri sprecano numerose occasioni per raddoppiare e il Dortmund, squadra cinica ed esperta, sfrutta un'indecisione di Berisha per chiudere il discorso qualificazione con la rete di Schmelzer.

PETAGNA FUORI - Gasperini sceglie gli stessi undici dell'andata, con Cristante trequartista alle spalle di Gomez e Ilicic, attuale capocannoniere dei bergamaschi in Europa (4 reti) e miglior realizzatore stagionale (11 reti). Berisha torna a difendere i pali della Dea dopo aver lasciato spazio a Gollini nella sfida di campionato contro la Fiorentina. Stöger, invece, schiera Pulisic, Schürrle e Götze (al posto di Reus) a supporto dell'unica punta Michy Batshuayi (cinque gol in quattro partite con la maglia giallonera). 

SUBITO TOLOI - L'Atalanta mette in chiaro le cose: forte pressing e ritmo elevato con l'obiettivo di recuperare subito lo svantaggio dell'andata. Dopo soli 4 giri di lancette è il tiro di De Roon (alto sopra la traversa) a spaventare gli ospiti e a riscaldare - qualora ce ne fosse stato bisogno - i 20.000 cuori già roventi dei tifosi nerazzurri. Una miccia pronta ad esplodere all'11'. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto dal Papu Gomez, il portiere ospite sbaglia l'uscita con i pugni (disturbato anche da Caldara che gli salta davanti) e lascia sguarnita la propria porta: Toloi anticipa Sokratis e in scivolata porta in vantaggio i bergamaschi. Tremano gli spalti del Mapei Stadium: quarto gol con la maglia della Dea e secondo stagionale per il centrale brasiliano dopo il timbro in Coppa Italia. Al 27' la Dea va vicina al raddoppio: Freuler conquista un ottimo pallone a centrocampo, serve Gomez che vede l'inserimento di Cristante in area di rigore ma il suo colpo di testa sfiora il palo alla destra di Burki.

FUORI IL DORTMUND - Alla mezz'ora esce fuori tutta la qualità dei terminali offensivi del Dortmund: prima con Schürrle (botta dai 25 metri respinta da Berisha in angolo), poi con Pulisic che conquista un pericoloso calcio di punizione, al termine del quale Götze segna ma in posizione irregolare. Al 34' De Roon perde palla davanti alla propria area e nel tentativo di recuperare su Batshuayi rischia un clamoroso autogol, con il pallone che fa la barba al palo. I bergamaschi faticano a uscire dalla propria metà campo ma il primo tempo termina 1-0. 

LA DEA C'È - La ripresa inizia sulla falsariga della prima frazione di gioco. Dopo pochi secondi il Papu Gomez manca l'appuntamento con il gol: per pochi centimetri non riesce a deviare in porta un pericoloso rasoterra di Freuler. Poi ci provano anche Caldara (tiro a botta sicura, Toprak si immola) e Ilicic in contropiede (sinistro a lato). Al 79' altra occasione d'oro per l'Atalanta: contropiede portato avanti da Cristante, pallone per Gomez che si fa ipnotizzare da Burki. 

SOGNO INFRANTO - Il Dortmund, assopito per l'intera ripresa, si sveglia a 10 minuti dal termine (Berisha salva il risultato sul tiro di Schürrle). All'83' - a sorpresa - crolla il muro bergamasco: Reus calcia in porta, l'estremo difensore nerazzurro sembra bloccare il pallone senza problemi ma il rimpallo sfortunato sul suo ginocchio libera Schmelzer che insacca a porta vuota. L'Atalanta, colpita psicologicamente, non riesce più a creare azioni pericolose. Finisce 1-1, e il sogno si spezza. Gli uomini di Stöger accedono agli ottavi di finale di Europa League, i bergamaschi escono a testa alta: la Dea, sfortunata, è costretta a togliersi la benda.

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