Uefa, Atalanta a giudizio per i cori razzisti a Batshuayi

Il club nerazzurro, dopo gli episodi di Europa League, sotto indagine da parte della commissione disciplinare del massimo organismo internazionale
Uefa, Atalanta a giudizio per i cori razzisti a Batshuayi
Vladimiro Cotugno
3 min

ROMA - La Uefa ha ufficialmente aperto l'inchiesta sui cori razzisti dei tifosi dell'Atalanta denunciati da Batshuayi al termine della gara con il Borussia Dortmund che valeva l'accesso agli ottavi di Europa League. Il procedimento disciplinare relativo alla gara vede l'Atalanta rinviata a giudizio anche per lancio di oggetti, scalinate bloccate e utilizzo di fumogeni: «Racist behaviour (monkey chants) - Setting off of fireworks – Throwing of objects – Stairways blocked».

Anche il club tedesco aspetterà le decisioni della commissione disciplinare per quanto riguarda fumogeni e lancio di oggetti. Il caso sarà discusso il prossimo 22 marzo. Il presidente dell'Atalanta Percassi, a fine partita, aveva ampiamente stigmatizzato l'accaduto pur non avendolo percepito, chiedendo scusa a nome del club al giocatore belga, di origini congolesi.

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IL PRECEDENTE CON KOULIBALY - La curva dell'Atalanta ha già subito una squalifica in Serie A per gli stessi motivi per i quali sarà giudicata dalla Uefa: lo scorso 23 gennaio la parte più calda della tifoseria nerazzurra è stata chiusa (chiusura sospesa per un anno con la condizionale che, se dovesse ripetersi l'accaduto, alla sanzione successiva si andrà a sommare anche questa) per aver rivolto cori razzisti al difensore senegalese del Napoli Kalidou Koulibaly

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