Basaksheir-Roma 0-3: Pellegrini show. In gol Veretout, Kluivert e Dzeko

I giallorossi dominano in Turchia sotto gli occhi di Erdogan. Le reti arrivano tutte nel primo tempo. Si rivede anche Mkhitaryan, entrato a metà ripresa
Basaksheir-Roma 0-3: Pellegrini show. In gol Veretout, Kluivert e Dzeko© LAPRESSE
Simone Zizzari
6 min

Sotto gli occhi del presidente turco Erdogan, la Roma in un colpo solo travolge il Basaksheir, sistema la classifica del proprio girone e guadagna una valanga di autostima in vista della doppia trasferta che l’aspetta contro Verona e Inter in campionato. Il 3-0 di Istanbul è figlio di una partita dominata a piacimento contro un avversario inferiore e quasi mai capace di portare brividi dalle parti di Pau Lopez. I gol di Veretout (su rigore), Kluivert e Dzeko chiudono la pratica già nel primo tempo dando la possibilità alla Roma di rifiatare, far riposare anticipatamente gli uomini chiave e riproporre addirittura Mkhitaryan nella ripresa. Con questo largo successo Fonseca si riprende la vetta del girone in coabitazione con il Borussia, vincente in Austria contro il Wolfsberger, ultimo ostacolo della Roma prima dell’accesso al turno successivo. All’Olimpico basterà un pareggio per brindare alla qualificazione. 

Fonseca sceglie Santon e Kluivert

Le novità di formazione di Fonseca sono Santon in difesa preferito a Spinazzola e Ünder inizialmente in panchina. Sulla trequarti ci sono Kluivert, Pellegrini e Zaniolo. Indietro la coppia centrale è quella titolare: Mancini al fianco di Smalling.

Primo tempo, la Roma domina: Pellegrini da urlo

Il primo tempo della Roma è una gioia per gli occhi dei tanti tifosi romanisti presenti in tribuna. La squadra di Fonseca è arrembante, concentrata, dominante. Certo, aiuta l’atteggiamento dei turchi, attendisti e sulla difensiva come fossero in trasferta. Nemmeno due minuti e subito Pellegrini spreca una buona chance dal limite. E’ solo l’antipasto di un’abbuffata imminente. Dzeko con la fascia da capitano è in partita, lucido e presente in ogni sortita offensiva. Il Basaksheir si vede poco ma quando lo fa mette i brividi come al 19’ quando solo un prodigioso intervento di Mancini impedisce a Crivelli di dare il via alle feste. Il conto in sospeso della Roma con gli arbitri di Europa League sembra aumentare al 22’ quando una grande azione di Zaniolo viene interrotta bruscamente dal Epureanu in piena area turca. Il contatto è molto dubbio ma Hategan lascia correre. Poco male perché il vantaggio capitolino arriva subito dopo. Siamo al 29’ quando un tiro di Pellegrini dal limite viene ribattuto dal braccio di Topal in piena area turca: non ci sono dubbi, stavolta. Dal dischetto Veretout spiazza Gunok e regala l’1-0, la prima nota della sinfonia romanista suonata in quest’ultimo quarto d’ora di gioco. A dirigere l’orchestra c’è Pellegrini che dispensa magie ed assist ai compagni. Prima pesca Kluivert con un lancio in profondità che manda fuori giri Skrtel e permette all’olandese il più comodo dei gol, e poi offre a Dzeko un confetto morbido che il bosniaco accetta volentieri scaraventando in gol con un tocco delicato il pallone del 3-0. Un tris dolce come il miele che proietta la Roma in testa al girone insieme al Borussia. 

Ripresa, pura accademia per la Roma

La ripresa è pura accademia. Il tecnico Buruk pensa di riaprire il match inserendo Robinho (sì, proprio l’ex Milan) ma è una speranza vana. La Roma morde, gestisce, controlla a proprio piacimento. C’è anche il tempo per vedere un accendino volare dalle tribune su Pellegrini. Un gesto folle che lascia i segni sulla fronte del centrocampista giallorosso e sospende la partita per cinque minuti. Dzeko, Zaniolo e compagni palleggiano con personalità e provano a sfruttare le praterie che inevitabilmente lasciano gli avversari. Il Basaksheir perde anche Skrtel per infortunio e non riesce più a creare insidie dalle parti di Pau Lopez. Dall’altra parte Fonseca pensa al Verona e toglie Kolarov, Pellegrini e Dzeko. Si rivedono Ünder (accolto dagli applausi dei suoi ex tifosi) e, soprattutto, Mkhitaryan. La partita, di fatto, finisce qui. La Roma domina in Turchia e il cammino in Europa si fa ora più agevole.
 

 


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