Roma-Slavia Praga, l’incubo Vavra ospite speciale in tribuna all’Olimpico

La società ceca ha invitato a Roma il carneade del ‘96. L’Olimpico chiede una notte da ricordare
Roberto Maida
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Hanno invitato anche Jiri Vavra per il ritorno all’Olimpico 27 anni dopo l’impresa che lo Slavia Praga ha anche celebrato con un lungo video sui propri social. Vavra, sì, quel signore seduto all’ultima fila della sala conferenze dello Stadio Olimpico, appesantito dagli anni e dall’oblio ma improvvisamente tornato alla ribalta per l’unico gol significativo di una carriera ordinaria. Vavra, oggi magazziniere, è l’eroe per caso dei 4.000 tifosi cechi attesi questa sera allo stadio Olimpico ma è anche un vecchio incubo della maggioranza numerosa, quella che tiferà Roma nella solita notte da tutto esaurito. In questo senso è una serata da boomer, perché solo i tifosi non giovanissimi possono ricordare la partita del 19 marzo 1996 quando la Roma di Mazzone e Giannini passò dall’illusione di una rimonta, buona per entrare in una semifinale di Coppa Uefa, alla delusione determinata dal tiro del panchinaro Vavra ai supplementari. Sportivamente e programmaticamente fu una botta tremenda, anche per il presidente Sensi.

Roma, alla ricerca della rivincita

Tanti dei giocatori della Roma non erano neanche nati allora. Beati loro. E lo stesso Mourinho, che all’epoca studiava da Special One, non sentirà addosso un fastidio del quale scrollarsi di dosso in fretta. Ma per i tifosi della Roma lo Slavia Praga è una cosa seria. Anche se nella settimana che porta alla partita ben più importante, contro l’Inter. Anche se questo è un girone di Europa League che al 99 per cento porterà tutt’e due le squadre alla qualificazione. Il romanista conosce la storia e vuole cambiarla con l’obiettivo di esorcizzarla. E’ un elemento motivazionale di cui la squadra dovrà tenere conto: 60.000 spettatori lo pretendono. 

La Roma e il calendario 

Ma c’è uno stimolo tecnico-gestionale che ha un peso ancora maggiore per la Roma, già penalizzata dal calendario in questa settimana: l’Inter, prossimo avversario in campionato, arriverà alla sfida dopo due giorni di riposo in più, avendo giocato martedì contro il Salisburgo in Champions. Lo stesso accadrà alla Lazio prima del derby del 12 novembre: martedì Champions all’Olimpico contro il Feyenord, mentre la Roma andrà a Praga 48 ore dopo a giocarsi il ritorno con lo Slavia. A questi livelli la differente freschezza atletica può decidere una partita. E’ fondamentale dunque per Mourinho vincere stasera, possibilmente con un buono scarto, per poter lasciare un congruo numero di calciatori a riposo tra due settimane. Il primo posto, come ha compreso proprio la Roma lo scorso anno, non è un dettaglio perché promuove direttamente agli ottavi, senza la tagliola dello spareggio con una delle terze di Champions. Se poi battere lo Slavia Praga aiuterà a cancellare la notte del 1996, per giunta sotto gli occhi di Vavra, sarà un giovedì di festa. ©riproduzione riservata


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