Strepitosa Atalanta: Sporting ribaltato, Bergamo in delirio

Splendida la prova della squadra di Gasperini che rimonta i portoghesi con Lookman e Scamacca ed entra nei quarti di Europa League. Decisive le scelte del tecnico in uno stadio letteralmente incendiato dalla passione
Xavier Jacobelli
3 min

Nella serata dell'europoker italiano che ha portato Atalanta, Milan e Roma nei quarti di finale di Europa League e la Fiorentina nei quarti di Conference League, brilla la stella della Dea che ha ribaltato lo Sporting Lisbona, firmando un'autentica impresa, all'altezza della migliore tradizione europea gasperiniana. Alla sesta partita in diciotto giorni (Milan, Inter, Bologna, Sporting, Juve, Sporting), l'allenatore si è confermato un mago del turnover, azzeccando tutte le mosse, esaltate da Lookman e Scamacca, stoccatori micidiali. Nel primo tempo, l'Atalanta aveva sfiorato per due volte il gol, dando l'impressione di passare da un momento all'altro, contro lo Sporting che si era presentato a Bergamo gravato dal fardello di una tradizione negativa: zero vittorie in 17 trasferte contro squadre italiane nelle competizioni europee, subendo gol in 16 e segnando almeno due reti soltanto in un'occasione. Senza dimenticare come la Dea fosse rimasta imbattuta in tutte e cinque le precedenti eurosfide con i portoghesi, comprese una vittoria e due pareggi in questa stagione di Europa League.

Le mosse di Gasp e la spinta dello stadio

A sorpresa, Gasperini ha tenuto inizialmente fuori Koopmeiners, mattatore contro la Juve a Torino (per inserirlo nella ripresa insieme con De Ketelaere al posto di Ederson e Scamacca), piazzando Miranchuk sulla tre quarti, alle spalle di Scamacca e Lokman, con Ederson e de Roon in mediana, Hein al centro della difesa. Proprio l'unica distrazione della retroguardia è stata sfruttata dai portoghesi, lesti a colpire con Pedro Goncalves che nella circostanza si è infortunato ed è stato costretto a uscire. Nell'intervallo, Gasperini ha suonato la sveglia: fuori Bakker, dentro Zappacosta, subito felice l'intuizione di MIranchuk che ha pescato Lookman, ancora una volta implacabile opportunista. Sotto la spinta di uno stadio letteralmente incendiato dalla passione, che non ha smesso per un attimo di sostenerli, il pareggio ha galvanizzato i nerazzurri. Lo scatenato Miranchuk ha dettato un altro assist, stavolta a Scamacca, al nono gol stagionale, il terzo di fila ai portoghesi (30 novembre, 6 marzo, 14 marzo), dei quali è diventato un autentico incubo.

Ennesima impresa europea della Dea

La prestazione dell'Atalanta ha esaltato il collettivo di Gasperini che, dopo avere portato la squadra per sei volte in Europa nelle ultime sette stagioni, sfiorando addirittura la semifinale di Champions nel 2020, ora si gode questa nuova, eccezionale impresa da Musso difesa nel finale con due parate decisive su Paulinho ed Edwards. Gli ultimi quattro minuti di recupero sono stati un'autentica sfida alle coronarie, nella bolgia infernale del Gewiss, temendo la beffa portoghese, sulle note di "Io vagabondo", la canzone dei Nomadi amatissima da Emiliano Mondonico che trentasei anni fa fece fuori lo Sporting Lisbona in Coppa delle Coppe. Atalanta, lassù qualcuno ti ama.


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