Pagina 2 | Bayer Leverkusen-Roma, le scelte di De Rossi
Roma, nessuna gestione
E poi questa è una semifinale, accidenti. È vero che domenica lo scontro diretto a Bergamo può stroncare in un solo colpo tre mesi e mezzo di appassionante rincorsa. Ma è altrettanto vero che gli stimoli di un ribaltone, uniti alla minuscola possibilità di giocare la terza finale europea consecutiva, possono risvegliare energie invisibili. In fondo anche l’Atalanta arriverà stanca dopo la sua, di partitona. Anzi: giocherà con il tarlo della successiva finale di Coppa Italia, in programma solo 72 ore dopo. E allora, come dice De Rossi, avanti un passo per volta. Se Dybala non sta bene resterà fuori. Per il resto, dentro i migliori o comunque i titolari. Sarà difficile volare a Dublino, quasi impossibile, ma sarebbe molto peggio non competere affatto.
Bayer, l'entusiasmo e i fluidi favorevoli
Lo stadio, in una giornata di tiepido sole, è vestito a festa per il Deutscher Meister, il campione di Germania: ogni dipendente porta la t-shirt che celebra la Bundesliga appena vinta per la prima volta. L’orgoglio sbandierato dai vessilli rossoneri, che hanno invaso la piccola città, è giustificato da una stagione magica. Ma anche all’Olimpico il Bayer Leverkusen ha beneficiato di fluidi favorevoli: la traversa di Lukaku sullo 0-0, l’inspiegabile regalo di Karsdorp scartato in scioltezza da Wirtz, gli errori di Azmoun e soprattutto Abraham in area di rigore. Inoltre Xabi Alonso in Europa League ha barcollato contro il Qarabag, riacchiappando la qualificazione quando tutto sembrava perduto per una combinazione di incantesimi. Chissà che la sorte, in questa bolla tecnica, non decida di riscuotere l’intero credito in un’unica tranche.