Athletic Bilbao, dalla stella Nico Williams allo stadio San Mamés: i segreti dell'avversaria della Roma

Valverde, battuto 3-0 dai giallorossi ai tempi del Barcellona, guida i baschi pescati agli ottavi di Europa League. E la finale si giocherà proprio nel loro stadio
Roberto Maida

ROMA - Ernesto Valverde non lo ammetterà mai ma ha avuto un fremito quando Aduriz, ex attaccante dell’Athletic, lo ha abbinato di nuovo alla Roma. Valverde è un bravissimo allenatore ma già in occasione della visita all’Olimpico nella prima partita del girone è stato costretto a rispondere a “quella” domanda: Roma-Barcellona 3-0. Un incubo per lui, che all’epoca sedeva sulla panchina più ambita d’Europa e che rimediò la sconfitta più umiliante della carriera. Un po’ stizzito, uscì dal tunnel dei ricordi sottolineando che «non ho memoria di tutte le partite perse». Ma aver lasciato la Champions in una notte di aprile, e quindi essersi giocato la possibilità di restare al Barcellona, gli è rimasto sul gozzo. Comprensibimente.

 

 

Roma, che sfida con l'Athletic Bilbao

Ciò premesso, per la Roma questo ottavo di finale è tostissimo. L’Athletic per qualità della rosa non è inferiore alle grandi favorite dell’Euroleague, Manchester United e Tottenham, ma a differenza delle due inglesi sta attraversando un periodo scintillante: nella Liga è quarto a -6 dalle nobili capoliste, Madrid e Barça, ed è imbattuto da 15 giornate. Fuori dalla Spagna ha vinto 6 partite su 8 nel girone, smarrendosi solo nella penultima partita in casa del Besiktas a qualificazione già sicura. Valverde, che a Bilbao è arrivato al terzo mandato proprio come Ranieri alla Roma, ha quindi riportato la squadra simbolo dell’orgoglio basco nell’élite del calcio nazionale.


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Dai fratelli Willams a Sancet: le stelle dell'Athletic

La cosa più sorprendente della stagione dell’Athletic è che Nico Williams, grande protagonista dell’Europeo vinto dalla Spagna incluso il gol nella finale contro l’Inghilterra, ancora non abbia inciso granché. Rifiutato in estate il Barcellona per il forte senso di gratitudine che lo lega a Bilbao, Williams ha segnato solo una rete nella Liga (sono 4 in stagione) e sta passando un’annata un po’ così. Molto meglio sta giocando il fratello maggiore Inaki, ala destra e capitano di Valverde, che a differenza di Nico ha scelto di rappresentare il Ghana, terra di origine della famiglia. Ma la rivelazione si chiama Oihan Sancet, attaccante alto 1.88 che gioca spesso da trequartista: ha già erogato 12 gol in campionato e 1 in Europa League. Bene, nel 4-2-3-1 dell’Athletic, sta facendo anche l’ex Torino Berenguer, che si sta scavando una nicchia proprio nelle pause di Nico. Se a questo aggiungiamo che il portiere è Unai Simon, il titolare della nazionale spagnola, e che il centrale difensivo Vivian è pure campione d’Europa in carica con la Roja di De la Fuente, comprendiamo che il gruppo sia davvero temibile.


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San Mamés, la 'Cattedrale': lo stadio dei baschi ospiterà la finale

In più il San Mamés, recentemente ricostruito e ammordernato, è uno stadio che porta punti grazie al tifo indiavolato. Non è facile contenerne la spinta, che è corroborata dall’appartenenza a un popolo più che a una squadra di calcio. La regola di tesserare soli giocatori baschi è stata un po’ attenuata ma il principio rimane: l’Athletic è la bandiera di una regione a forti tendenze indipendentiste. E siccome la Cattedrale - come la chiamano a Bilbao - ospiterà la finale del torneo, la squadra vorrà difenderla fino all’ultimo atto.

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ROMA - Ernesto Valverde non lo ammetterà mai ma ha avuto un fremito quando Aduriz, ex attaccante dell’Athletic, lo ha abbinato di nuovo alla Roma. Valverde è un bravissimo allenatore ma già in occasione della visita all’Olimpico nella prima partita del girone è stato costretto a rispondere a “quella” domanda: Roma-Barcellona 3-0. Un incubo per lui, che all’epoca sedeva sulla panchina più ambita d’Europa e che rimediò la sconfitta più umiliante della carriera. Un po’ stizzito, uscì dal tunnel dei ricordi sottolineando che «non ho memoria di tutte le partite perse». Ma aver lasciato la Champions in una notte di aprile, e quindi essersi giocato la possibilità di restare al Barcellona, gli è rimasto sul gozzo. Comprensibimente.

 

 

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Ciò premesso, per la Roma questo ottavo di finale è tostissimo. L’Athletic per qualità della rosa non è inferiore alle grandi favorite dell’Euroleague, Manchester United e Tottenham, ma a differenza delle due inglesi sta attraversando un periodo scintillante: nella Liga è quarto a -6 dalle nobili capoliste, Madrid e Barça, ed è imbattuto da 15 giornate. Fuori dalla Spagna ha vinto 6 partite su 8 nel girone, smarrendosi solo nella penultima partita in casa del Besiktas a qualificazione già sicura. Valverde, che a Bilbao è arrivato al terzo mandato proprio come Ranieri alla Roma, ha quindi riportato la squadra simbolo dell’orgoglio basco nell’élite del calcio nazionale.


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