Gasperini e l’avviso ai naviganti
INVIATO A GLASGOW - Sotto la solita pioggia scozzese, Gasperini ha aperto l’ombrello. È un riparto caldo e sicuro il suo, di quelli in cui ci si sta però un po’ stretti. Il tecnico accogliente, quello del “recupero tutti” e del “ho una squadra di highlander”, ieri per la prima volta ha lanciato dei segnali importanti al suo attacco che non decolla. Senza indicare colpevoli, ma pure senza fare sconti. “Abbiamo dei limiti strutturali”, ha spiegato. In questi termini non aveva mai fotografato la sterilità offensiva della sua squadra. Dopotutto, i numeri non mentono mai: nel 2025 Dybala ha segnato 5 gol, Dovbyk 10, Bailey 2, Ferguson 1, Baldanzi 0. Totale: 18 reti in 142 partite, una ogni 7,8 match giocati. Significa che la Roma può contare su un gol di uno degli attaccanti più avanzati solamente una tantum. E quando a centrocampo ci sono calciatori forti fisicamente ma non proprio confidenti con la rete come Koné e Cristante (una rete in due da inizio stagione) la questione si complica.
Alla viglia del match contro il Celtic, Gasperini ha poi lanciato un altro paio di messaggi. Il primo, parlando proprio degli attaccanti, è stato: “Baldanzi ha fatto meglio di tutti, gli altri sono andati a corrente alternata”. Se, appunto, il miglior centravanti tra i cinque fin qui schierati è un ragazzo che nella vita ha fatto sempre tutt’altro, che con la Roma non segna da dicembre 2024 e che non è stato neanche inserito in lista Uefa, allora sono dolori. Il secondo ha colpito Ferguson. A precisa domanda “L’Europa può essere la sua occasione?” Gasperini ha liquidato così l’argomento: “Ne ha avute tante di opportunità, ora deve migliorare le prestazioni”. L’allenatore della Roma ha alzato l’asticella dell’ambizione.
