Momento molto complicato per Paulo Roberto Falcao. Il dirigente brasiliano ed ex bandiera della Roma, che si è appena dimesso dal Santos, ha voluto respingere l’accusa di molestie sessuali a suo carico. Attraverso un post sui social, Falcao ha detto: «Per quanto riguarda l’accusa che mi è stata rivolta e che ho appreso dai media, affermo che i fatti non sono mai avvenuti». Ufficialmente, però, le dimissioni sono legate al rendimento sportivo del club: «Per rispetto ai tifosi del Santos, a causa delle recenti proteste contro le prestazioni della squadra in campo, ho deciso di lasciare in questa data l’incarico di coordinatore sportivo. Il mio sentimento, in primo luogo, è quello di difendere l’immagine del club». Chiaramente, però, l’accusa di molestie pesa come un macigno.
Falcao, l'accusa shock
A farla una ragazza di 26 anni receptionist del residence dove Falcao viveva dallo scorso novembre, quando era diventato responsabile del coordinamento sportivo del Santos. La donna, secondo i media brasiliani, avrebbe detto che Falcao avrebbe toccato con il braccio le sue parti intime e per questo lo avrebbe denunciato. Accuse che Falcao rispedisce al mittente ma che, certamente, hanno scatenato una bufera. La denuncia porta la data del 4 agosto e ieri, secondo la stampa, la polizia sarebbe entrata in possesso di presunti video che proverebbero i gesti di Falcao. Secondo il verbale della Questura, gli “atti” dell’ex calciatore «non hanno lasciato tracce e, pertanto, non sarà necessario effettuare un esame forense». In ogni caso Falcao continua a respingere tutte le accuse ed è pronto a difendersi nelle sedi opportune.