Robinho trasferito nel 'carcere dei famosi': perché in Brasile lo chiamano così

Arrestato in patria, l'ex attaccante del Milan dovrà scontare la condanna per stupro nel complesso penitenziario di Tremembé: tutti i dettagli

SAN PAOLO (BRASILE) - Il 'carcere dei famosi'. Così viene chiamato il complesso penitenziario di Tremembé in cui è stato trasferito nella notte Robinho, arrestato ieri (21 marzo) dalla polizia federale brasiliana in esecuzione di una condanna della giustizia italiana a nove anni per stupro. L'ingresso nel carcere è stato preceduto da un'udienza di custodia presso il Tribunale federale di Santos, seguita da esami forensi presso il locale Istituto di medicina legale.

'Carcere dei famosi': perché si chiama così

Tremembé, nell'entroterra dello Stato di San Paolo, è conosciuta come la 'prigione delle celebrità'. Qui vengono mandati i condannati che, perché famosi o legati a delitti che hanno avuto grande ripercussione nell'opinione pubblica, sono considerati a rischio negli istituti penitenziari comuni. È dove si trovava anche l'ex portiere del Santos Edinho, figlio di Pelé, quando scontava una pena per riciclaggio di denaro.

L'avvocato di Robinho: "Timori per l'integrità fisica"

L'ex attaccante della Seleção, del Real Madrid e del Milan trascorrerà i primi giorni di detenzione in una cella singola. Non mancano i timori "per l'integrità fisica" del calciatore, come dichiarato alla Cnn dall'avvocato, José Eduardo Alckmin. Tra i pericoli, la difesa teme che Robinho sia esposto a ricatti e maltrattamenti. Il legale dell'ex calciatore ha annunciato un ricorso contro la detenzione in modo che più giudici della Corte Suprema possano analizzare il caso.


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Robinho, quanti anni deve scontare

Robinho deve scontare una pena detentiva di nove anni, in regime chiuso, per il reato di stupro di gruppo nei confronti di una donna albanese, commesso nel 2013 a Milano. La sentenza della giustizia italiana è stata omologata due giorni fa dal Superiore tribunale di giustizia brasiliano (Stj, equivalente alla Cassazione). La Corte ha deciso che l'ex milanista deve scontare in Brasile la pena alla quale è stato condannato in via definitiva in Italia.


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SAN PAOLO (BRASILE) - Il 'carcere dei famosi'. Così viene chiamato il complesso penitenziario di Tremembé in cui è stato trasferito nella notte Robinho, arrestato ieri (21 marzo) dalla polizia federale brasiliana in esecuzione di una condanna della giustizia italiana a nove anni per stupro. L'ingresso nel carcere è stato preceduto da un'udienza di custodia presso il Tribunale federale di Santos, seguita da esami forensi presso il locale Istituto di medicina legale.

'Carcere dei famosi': perché si chiama così

Tremembé, nell'entroterra dello Stato di San Paolo, è conosciuta come la 'prigione delle celebrità'. Qui vengono mandati i condannati che, perché famosi o legati a delitti che hanno avuto grande ripercussione nell'opinione pubblica, sono considerati a rischio negli istituti penitenziari comuni. È dove si trovava anche l'ex portiere del Santos Edinho, figlio di Pelé, quando scontava una pena per riciclaggio di denaro.

L'avvocato di Robinho: "Timori per l'integrità fisica"

L'ex attaccante della Seleção, del Real Madrid e del Milan trascorrerà i primi giorni di detenzione in una cella singola. Non mancano i timori "per l'integrità fisica" del calciatore, come dichiarato alla Cnn dall'avvocato, José Eduardo Alckmin. Tra i pericoli, la difesa teme che Robinho sia esposto a ricatti e maltrattamenti. Il legale dell'ex calciatore ha annunciato un ricorso contro la detenzione in modo che più giudici della Corte Suprema possano analizzare il caso.


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