Mancini studia il 3-5-2 per la sua Italia. Raspadori si sdoppia

L'attaccante del Napoli può agire anche da mezzapunta. Verratti ko, Tonali e Pellegrini in dubbio, c'è Frattesi
Mancini studia il 3-5-2 per la sua Italia. Raspadori si sdoppia© Getty Images
Andrea Santoni
4 min

FIRENZE - È arrivato a 95 convocati. Ha fatto debuttare 50 calciatori. Ha insomma setacciato e valorizzato quel piccolo lago di azzurrabili là dove un tempo c’era un mare di talenti disponibili. Quel che ancora non aveva fatto Roberto Mancini, almeno da quattro anni a questa parte, era mettere concretamente in discussione il suo consolidato modulo tattico, il 4-3-3, sul quale aveva costruito il trionfo europeo di Londra. Ma l’indisponibilità a vario titolo di elementi chiave di quella impresa, come Chiesa, Berardi, Spinazzola fino a Insigne, la già ricordata mancanza di alternative in fatto di attaccanti, hanno portato il ct a valutare la possibilità di schierare l’Italia con il 3-5-2 contro l’Inghilterra. Pur avendo puntato ancora in larghissima parte sul suo Euro gruppo, Acerbi compreso, riducendo al minimo i giovani ingressi (Cancellieri, Gnonto e Zerbin oltre ai due deb Provedel e Vicario), Mancini ha schierato davanti a Donnarumma, Toloi-Bonucci-Bastoni; Di Lorenzo-Barella-Jorginho-Pobega-Emerson (Dimarco); Immobile-Raspadori. A proposito del neo napoletano, il ct ne ha sottolineato la duttilità: «È un giocatore che può fare entrambi i ruoli, la mezzapunta e la punta, il fatto di giocare in questo Napoli “italiano” in Champions League credo gli faccia bene». C’è stato comunque spazio anche per il classico 4-3-3 (con ampia rotazione).

Piano B

«Deve esserci una motivazione per certe svolte. La mia paura è che cambiando modulo, la squadra si allunghi un po', noi fisicamente non siamo fortissimi e abbiamo bisogno di palleggio. Ma non è da scartare...». Così il ct aveva introdotto il tema, in Aula Magna. Il fatto è che Mancini non ama molto questo modo di stare in campo ma è anche vero che non si può cercare di insistere su uno schema a corto di interpreti adeguati.

Verratti ko

Poco prima il ct aveva salutato nuovamente Marco Verratti, arrivato ieri mattina a Coverciano con un polpaccio lesionato e ripartito mestamente per Parigi, rimandando la sua 50ª presenza, lui fermo alla notte “tragica” di Palermo con la Macedonia del Nord.

Monitorati

Per il pescarese tagliato, sono tre le altre situazioni da verificare. Si tratta di Tonali (affaticamento), Politano (caviglia destra) e Pellegrini (flessore sinistro). I tre ieri hanno effettuato nel pomeriggio un lavoro in piscina, nel centro tecnico della Fiorentina. Il capitano della Roma è il giocatore in condizioni più incerte (in questo contesto è atteso l’arrivo di Frattesi). Dovesse rinunciare, il solo romanista presente sarebbe Cristante (vice Jorginho).

La Spina

A proposito delle scelte e delle mancate convocazioni (soprattutto romane), il ct ha spiegato: «Spinazzola mi ha chiamato e mi ha detto che aveva bisogno di lavorare. Gli altri li ho lasciati a casa, evitando loro la tribuna».

Balo

Il ct ha infine riflettuto sull’ultima vicenda che ha coinvolto Balotelli, ripreso barcollante all’uscita di un locale a Losanna: «Non ho visto il video: ma a chi non è capitato nella vita di barcollare...?».


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