Spalletti, accordo con Gravina: sarà il nuovo ct della Nazionale

La Figc ha scelto: c’è l’intesa con il tecnico ex Napoli, che aspetta i pareri legali ed è pronto ad andare allo scontro con De Laurentiis
Fabrizio Patania
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Gravina ha scelto, Spalletti ha accettato, calcolando il rischio e decurtandosi l’ingaggio per favorire l’intesa: diventerà il nuovo ct dell’Italia. Se verserà o meno la penale a De Laurentiis da circa 2,6 milioni (decresce ogni mese di 250 mila euro) lo deciderà più avanti o lo stabiliranno i suoi avvocati, convinti che la natura privatistica dell’accordo (non è più un tesserato del Napoli), la “non concorrenza” dell’Italia rispetto a un club di Serie A e la violazione del vincolo di riservatezza, non da parte sua, lo mettano al riparo e gli possano consentire di non pagare. Sono stati prodotti quattro o cinque pareri pro-veritate che lo illumineranno e lo guideranno verso la soluzione più opportuna, il figlio Samuele (avvocato di professione) ha seguito la separazione post-scudetto da De Laurentiis, sono stati approfonditi i profili di rischio e la possibilità di continuare a discutere (se succederà) in tribunale. Materia da giuslavoristi: non è esclusa la battaglia legale tra il tecnico di Certaldo e il Napoli, ma l’eventuale vertenza non riguarderà la Federcalcio, soggetto terzo ed estraneo rispetto alle parti in gioco.

Italia, Spalletti vuole coronare il sogno

Ecco il passo in avanti, anzi la notizia. La Figc ha deciso di procedere, ha già tratteggiato l’offerta negli ultimi due giorni all’allenatore campione d’Italia. Contratto da un anno più due, si ragiona su questa piattaforma, le cifre sono ballerine, in attesa di conferma: ingaggio di poco inferiore ai 2 milioni nella prima stagione (cioè sino al 30 giugno 2024), dovrebbe salire intorno ai 2,5 nelle due stagioni successive per arrivare al 2026 in Usa, Canada e Messico, punto di caduta del percorso mollato da Mancini. Riportare l’Italia al Mondiale a cui non partecipiamo dal 2014 in Brasile è il vero obiettivo. L’ingaggio potrebbe variare in base all’esito di un’eventuale causa con De Laurentiis nei prossimi mesi. Ha scelto Lucio, calcolando il rischio, deciso a coronare il sogno di allenare la Nazionale, pronto a tagliarsi (dicono) un milione a stagione rispetto al triennale proposto da Gravina, che non intende superare certe soglie e non può interagire con una società di Serie A. Mancini, dimettendosi, lascerà peraltro un ingaggio da circa 4,5 milioni netti a stagione in via Allegri. La Figc lo voleva fortemente, Spalletti ha avvertito piena fiducia e non starà troppo a guardare quanto gli resterà in tasca, se dovesse alla fine pagare il conto a DeLa.

Italia e Spalletti, chiusura nel weekend

Spalletti sta lavorando per entrare a Coverciano con alcuni suoi collaboratori come Domenichini, forse Baldini (tecnici) e Sinatti (preparatore atletico). C’è l’intenzione di formalizzare l’accordo con la Federazione in fretta. In queste ore Gravina dovrebbe raggiungere Firenze e dintorni per incontrarlo e dare vita al primo vertice operativo, parlando di futuro tecnico e di staff. I colloqui tra presidente e tecnico erano scattati nella serata di domenica, subito dopo il terremoto provocato dall’ex ct. La Figc aveva ufficializzato il 4 agosto il riordino dei quadri tecnici: Bollini, campione d’Europa Under 19, dopo un lungo ballottaggio con Nunziata per l’Under 21, era stato destinato al ruolo di vice immaginando un percorso di crescita da tecnico federale. Mancini aveva indicato Barzagli per la fase difensiva e optato per il ritorno di Gagliardi nel ruolo di tattico: figure e professionisti che lavoreranno nello staff di Spalletti. Buffon capodelegazione e per ora Oriali team manager (se non deciderà di lasciare). I contatti e il probabile incontro di oggi, se non ci saranno intoppi e frenate, preludono all’annuncio ipotizzato per domani. La Figc ha intenzione di ufficializzare la nomina di Spalletti entro il week-end, chiudendo una delle pagine più brutte e tristi della storia azzurra.


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