Le scelte di Spalletti
Scamacca non è stato convocato perché ha giocato poco con l’Atalanta e non era piaciuto, in quella partita, entrando al posto di Raspadori. Kean viene da tre mesi di stop per infortunio. Frattesi fa parte della spedizione negli Usa. Questa volta i sospettati l’hanno passata liscia, solo un pizzicotto. Spalletti li ha protetti, è giusto e comprensibile, le sue scelte sono state governate da motivazioni tecniche (voleva vedere Lucca, ad esempio), ma l’episodio non gli è “garbato” e ha lanciato un avvertimento da estendere a tutti i componenti del gruppo. «Non mi sento un super eroe, non mi interessa se giocano alla Play Station o guardano le fiction, ma qui non ci sono contratti firmati con la Nazionale, altrimenti restano a casa». Deve essere ingrato il lavoro dei ct al tempo dei social e della tecnologia spinta: educatori, mica solo maestri di calcio. A ottobre il ritiro della Nazionale venne sconvolto dalle sirene della Polizia, piombate a Coverciano per notificare un atto di indagine a Tonali (squalificato per dieci mesi) e Zaniolo (oblazione) per il caso scommesse. Anche in quel caso, fatali i tablet e il blackjack. Lunedì pomeriggio, al campo dell’Acqua Acetosa intitolato a Vialli, è stato possibile seguire l’intero allenamento. Una rarità, come non accade più nei centri sportivi dei club di Serie A, ma si parlava soltanto del caso Acerbi, appena scoppiato.