Passi avanti con la Roma
Ieri il contatto telefonico tra Gravina e Ranieri è stato diretto. Pioli, preallertato l’estate scorsa nel caso in cui Spalletti avesse lasciato dopo l’Europeo e considerato l’alternativa più forte, non è stato chiamato. Sir Claudio è attratto dalla possibilità di allenare l’Italia e tentare l’impresa Mondiale, rimontando la Norvegia nel girone o superando i playoff in calendario nel marzo 2026. Ha chiesto solo il tempo necessario per gli approfondimenti con la Roma. Ranieri vuole essere sicuro di compiere il grande passo nel modo giusto, con trasparenza, senza creare disturbi a Trigoria. La sua figura è chiaramente al di sopra di ogni sospetto. Ci sono diversi precedenti di doppio incarico, si tratta anche di capire la reazione del mondo giallorosso, a cui si sente legatissimo, oltre alla fattibilità regolamentare di cui si stanno occupando i legali.
Cosa manca per la firma di Ranieri
La Figc sta studiando le carte e non ci sarebbe incompatibilità. Neppure viene considerato un ostacolo l’articolo 40 del Settore Tecnico che negherebbe ai tecnici delle nazionali di essere tesserati, nel corso della stessa stagione sportiva, da un club con mansioni differenti. Non è il caso di Ranieri: si tratta di una consulenza personale con la famiglia Friedkin e non comporta tesseramenti federali nel 2025/26 con il club giallorosso, il suo contratto da allenatore scade il 30 giugno, dunque potrebbe firmare con la Figc con decorrenza primo luglio. A proposito di tempistiche, va ricordato l’ingresso di Spalletti a Coverciano: l’incarico di Ct venne comunicato dalla Figc il 19 agosto, il contratto entrò in vigore il primo settembre 2023.