Missione Italia per Ranieri: c'è l'ok dei Friedkin, ora può dire sì alla Nazionale

L'ex allenatore e attuale dirigente della Roma pronto a sostituire Spalletti come ct azzurro: tutti i dettagli dell'accordo con la Figc
Fabrizio Patania (inviato a Reggio Emilia)

Ci siamo. Sir Claudio ha dato una disponibilità di massima a Gravina e deve sciogliere solo le ultime riserve. Aspettava il via libera da Dan Friedkin per diventare baronetto azzurro e intanto quell’ok è arrivato. La Figc lo ha scelto come successore di Spalletti e lavora per affidargli l’incarico di nuovo commissario tecnico della Nazionale ufficialmente dal primo luglio. Passi avanti, non ancora fumata bianca. Oggi in via Allegri contano di arrivare a una piena intesa, ma potrebbero servire altre 24 o 48 ore per l’annuncio: non si esclude un incontro, sono ancora in corso valutazioni formali, c’è da stendere una materia contrattuale complessa, relativa anche al rapporto di consulenza (pluriennale) tra Sir Claudio e la Roma. Si parla di doppio incarico e serviva il via libera del proprietario americano. L’ottimismo, però, continua a crescere con il passare delle ore. Palla a Ranieri: firmerebbe con la Figc per un anno, dunque sino al 2026.

Italia a Ranieri: lavori in corso

Lunedì Gravina e i suoi collaboratori hanno avviato i contatti e chiesto alla Roma l’autorizzazione per parlare con Ranieri, sotto contratto come allenatore sino al 30 giugno e da fine campionato già operativo con la qualifica di “Senior Advisor”, ovvero consulente personale del proprietario americano. Sir Claudio aveva già cominciato a programmare la prossima stagione convincendo Gasperini a lasciare l’Atalanta. La crisi azzurra ha cambiato gli scenari e gli sta offrendo la possibilità di tornare di nuovo in panchina, raccogliendo la missione del destino: guidare la Nazionale italiana sino al Mondiale 2026. Una sfida sempre sognata e impossibile da rifiutare, sempre che non produca contraccolpi negativi all’interno del mondo Roma e venga digerita dai Friedkin: da pochi mesi avevano trovato un uomo di calcio in grado di trascinare il club giallorosso fuori dal guado in cui erano finiti dopo l’addio a Mourinho. Ma le sue intenzioni sono chiare, ha detto sì all’Italia.


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Passi avanti con la Roma

Ieri il contatto telefonico tra Gravina e Ranieri è stato diretto. Pioli, preallertato l’estate scorsa nel caso in cui Spalletti avesse lasciato dopo l’Europeo e considerato l’alternativa più forte, non è stato chiamato. Sir Claudio è attratto dalla possibilità di allenare l’Italia e tentare l’impresa Mondiale, rimontando la Norvegia nel girone o superando i playoff in calendario nel marzo 2026. Ha chiesto solo il tempo necessario per gli approfondimenti con la Roma. Ranieri vuole essere sicuro di compiere il grande passo nel modo giusto, con trasparenza, senza creare disturbi a Trigoria. La sua figura è chiaramente al di sopra di ogni sospetto. Ci sono diversi precedenti di doppio incarico, si tratta anche di capire la reazione del mondo giallorosso, a cui si sente legatissimo, oltre alla fattibilità regolamentare di cui si stanno occupando i legali.

Cosa manca per la firma di Ranieri

La Figc sta studiando le carte e non ci sarebbe incompatibilità. Neppure viene considerato un ostacolo l’articolo 40 del Settore Tecnico che negherebbe ai tecnici delle nazionali di essere tesserati, nel corso della stessa stagione sportiva, da un club con mansioni differenti. Non è il caso di Ranieri: si tratta di una consulenza personale con la famiglia Friedkin e non comporta tesseramenti federali nel 2025/26 con il club giallorosso, il suo contratto da allenatore scade il 30 giugno, dunque potrebbe firmare con la Figc con decorrenza primo luglio. A proposito di tempistiche, va ricordato l’ingresso di Spalletti a Coverciano: l’incarico di Ct venne comunicato dalla Figc il 19 agosto, il contratto entrò in vigore il primo settembre 2023.


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Ci siamo. Sir Claudio ha dato una disponibilità di massima a Gravina e deve sciogliere solo le ultime riserve. Aspettava il via libera da Dan Friedkin per diventare baronetto azzurro e intanto quell’ok è arrivato. La Figc lo ha scelto come successore di Spalletti e lavora per affidargli l’incarico di nuovo commissario tecnico della Nazionale ufficialmente dal primo luglio. Passi avanti, non ancora fumata bianca. Oggi in via Allegri contano di arrivare a una piena intesa, ma potrebbero servire altre 24 o 48 ore per l’annuncio: non si esclude un incontro, sono ancora in corso valutazioni formali, c’è da stendere una materia contrattuale complessa, relativa anche al rapporto di consulenza (pluriennale) tra Sir Claudio e la Roma. Si parla di doppio incarico e serviva il via libera del proprietario americano. L’ottimismo, però, continua a crescere con il passare delle ore. Palla a Ranieri: firmerebbe con la Figc per un anno, dunque sino al 2026.

Italia a Ranieri: lavori in corso

Lunedì Gravina e i suoi collaboratori hanno avviato i contatti e chiesto alla Roma l’autorizzazione per parlare con Ranieri, sotto contratto come allenatore sino al 30 giugno e da fine campionato già operativo con la qualifica di “Senior Advisor”, ovvero consulente personale del proprietario americano. Sir Claudio aveva già cominciato a programmare la prossima stagione convincendo Gasperini a lasciare l’Atalanta. La crisi azzurra ha cambiato gli scenari e gli sta offrendo la possibilità di tornare di nuovo in panchina, raccogliendo la missione del destino: guidare la Nazionale italiana sino al Mondiale 2026. Una sfida sempre sognata e impossibile da rifiutare, sempre che non produca contraccolpi negativi all’interno del mondo Roma e venga digerita dai Friedkin: da pochi mesi avevano trovato un uomo di calcio in grado di trascinare il club giallorosso fuori dal guado in cui erano finiti dopo l’addio a Mourinho. Ma le sue intenzioni sono chiare, ha detto sì all’Italia.


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