Cannavaro e il Napoli di Maradona: "Allo stadio ho conosciuto mia moglie"

"Di quel periodo ho ricordi fantastici", ha dichiarato l'ex giocatore oggi allenatore di calcio, legato da oltre trent'anni a Daniela Arenoso
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In un'intervista rilasciata a Novella 2000, Fabio Cannavaro ha svelato alcune curiosità sulla sua vita privata ma anche retroscena sui suoi inizi nel mondo del calcio. "Il segreto d'amore con Daniela? L'intelligenza è la chiave del nostro rapporto, tutto sta nel considerare la famiglia come la cosa più importante, e poi tanta pazienza da parte di entrambi. Penso che la formula magica non esista", ha detto l'ex difensore. Poi ha rivelato: "Ci siamo conosciuti fuori dallo stadio a Napoli del quartiere di Fuorigrotta, sono passati molti anni, ma fortunatamente andiamo ancora d'accordo. Come l'ho conquistata? Nessuna strategia, è stata una scintilla scattata a entrambi. Non c'è stato un momento particolare: l'unico ricordo è quando lei mi ha visto la prima volta".

La storia d'amore tra Fabio Cannavaro e Daniela

Fabio Cannavaro e Daniela Arenoso si sono fidanzati quando lo sportivo, appena 23enne, era un giovane calciatore destinato ad una carriera stellare. Una coppia salda, fedele da oltre trent'anni: i due, entrambi di origini napoletane, non si sono mai lasciati. Dopo sei anni di fidanzamento hanno deciso di convolare a nozze il 17 giugno 1996, nella chiesa di Sant'Antonio a Posillipo. La coppia ha avuto due figli: Christian (1999), Martina (2001), Andrea (2004). 

Fabio Cannavaro e il ricordo di Maradona

"Un ricordo del Napoli di Maradona? Quando c'era Maradona io giocavo nelle giovanili del Napoli e ogni domenica chiedevo di andare allo stadio, di quel periodo ho dei ricordi fantastici. La possibilità di vedere i grandi giocatori dal vivo, poterli quasi toccare, per un ragazzino di 12-14 anni era una cosa unica. - ha fatto sapere Fabio Cannavaro - Sono sempre stato orgoglioso delle mie origini, di essere cresciuto nella mia Napoli. Ancora oggi pur non avendo avuto una storia importante con questa squadra la gente mi acclama quando torno nella mia città, mi dà una grande manifestazione d'affetto, sono orgoglioso della mia napoletanità!"


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