Top e Flop del Mondiale: Muller quasi un ex

Il meglio e il peggio del Mondiale, giornata dopo giornata, fino al termine dei gironi di qualificazione. Un commento... pagellato con queste voci: il miglior giocatore, il peggiore, il ct, la sorpresa, la delusione
Top e Flop del Mondiale: Muller quasi un ex© Getty Images
Alberto Polverosi
4 min

Il meglio e il peggio del Mondiale, giornata dopo giornata, fino al termine dei gironi di qualificazione. Si tratta di un commento...pagellato con queste voci: il miglior giocatore, il peggiore, il ct, la sorpresa, la delusione.

Miglior giocatore: Kramaric

Insieme a Perisic ha ribaltato partita e risultato. La stagione di Andrej Kramaric non era granché finora, appena 3 gol in 14 presenze di Bundesliga (quasi tutte da titolare) con l’Hoffenheim, ma per il ct Dalic è sempre stato un punto di riferimento anche perché la sua media-gol in nazionale (ieri è arrivato a quota 22) è superiore a quella dei club, soprattutto in quest’ultima parte di carriera. Ieri la fiducia del suo commissario tecnico è stata ripagata con una doppietta che ha trascinato la Croazia alla rimonta sul Canada. Fra l’altro, è il secondo giocatore della Croazia, dopo l’ex juventino Mario Mandzukic, a firmare una doppietta in una Coppa del Mondo. Il Belgio è avvertito.

Peggior giocatore: Müller

È vero che da anni non è più un cannoniere, un finalizzatore, ma Flick punta ancora sul vecchio Müller come prima punta e ieri, se non lo toglieva per mettere un centravanti vero, Fullkrug, rischiava di perdere la seconda partita di fila in questo Mondiale. L’attaccante-rifinitore del Bayern è andato in doppia cifra solo una volta negli ultimi 7 campionati di Bundesliga, in questa stagione ha segnato appena 2 gol. Nel Bayern non è più compito suo segnare. E lo conferma in una partita dove non si fa quasi mai vedere. Un’idea può essere vederlo insieme a Fullkrug. Una segnalazione anche per l’ex doriano Yoshida, corresponsabile del gol della Costa Rica.

Il ct: Regragui

Come giocatore ha vinto un campionato di Seconda Divisione in Francia con l’Ajaccio, come allenatore ha fatto tanto di più, con un titolo nazionale in Marocco con il Rabat, una coppa marocchina sempre con il Rabat, un campionato proprio in Qatar con l’Al-Duhail e l’anno scorso, con il club marocchino del Wyad, ha vinto la Champions League africana. Walid Regragui è il commissario tecnico di una nazionale che ha mosso bene, molto bene, i primi passi in questo Mondiale. Il Marocco, per come gioca e per come è organizzato, sembra una squadra di club.

La sorpresa: Marocco

Aveva fermato i vice campioni del mondo alla prima partita, ha battuto nettamente il Belgio alla seconda e ora il Marocco, una delle più interessanti sorprese di Qatar 2022, è davvero a un passo dalla qualificazione. È una squadra messa bene in campo e non va sottovalutata sul piano tecnico. Ha giocatori come Amrabat che anche nella Fiorentina ha trascorso una prima parte di stagione a buon livello e ieri è stato uno dei migliori in campo, come Sabiri che in nazionale sta rendendo di più rispetto alla Sampdoria, come Zyech e Mazraoui. Ha forza, resistenza e una buona organizzazione collettiva.

La delusione: Belgio

Ha vinto la prima partita contro il Canada immeritatamente, ha perso la seconda contro il Marocco meritatamente, questo è il Belgio nel mondiale qatariota, una nazionale di perenni promesse mai mantenute. Quando Martinez ha messo dentro per disperazione Lukaku e De Ketelaere si è capito che anche il ct aveva finito le idee: Romelu non giocava da tempo immemorabile per l’infortunio, quanto al giovane milanista nella prima parte della stagione era stato un fantasma e lo ha confermato in pieno contro il Marocco. Buoni e ottimi giocatori che non fanno una squadra.


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