ROMA - La Lazio esce nuovamente penalizzata dalle decisioni arbitrali. Come se il VAR, che benefici ha portato, non esistesse per Inzaghi. Quello che ha combinato ieri Giacomelli (non concesso un rigore chiaro e solare, al video rivista solo la reazione, leggera ma che comunque c’è, di Immobile su Burdisso) ha dell’incredibile. L’arbitro di Trieste non è certo una cima in materia arbitrale, nonostante gli sforzi dei designatori (pensate che Rizzoli quest’anno gli ha affidato addirittura il derby di Torino). La conferma è arrivata all’Olimpico, con poca lungimiranza Giacomelli è rimasto fermo sulle sue convinzioni (aveva fatto capire con ampi gesti in campo che per lui il fallo di mano netto, braccio larghissimi, di Iago Falque non era rigore), aprendo la “rewiev” solo per il contatto fra Burdisso (provocatore, lui per primo si fa sotto) e Immobile. Degno “compare”, il prossimo internazionale (?) Di Bello (lo sarà dal primo gennaio 2018), che al VAR non è riuscito a suggerire la correzione dell’errore.
RIGORE E ROSSO - Il pessimo Giacomelli (occhio: era il VAR di Samp-Lazio di domenica scorsa) considera non punibile un braccio larghissimo (che si abbassa sul pallone) di Iago Falque su cross di Immobile. Chiaro, anche sei i due non sono lontanissimi Così chiaro (e fra i due episodi, questo è quello più lampante) che quando l’arbitro di Trieste ha aperto la “on field rewiev”, tutti pensavano fosse per quello. Immobile, dopo il palo, si gira verso l’arbitro. Avesse dato penalty, l’attaccante di Inzaghi non avrebbe avuto motivo di essere così nervoso. Incrocia Burdisso, che gli si fa sotto con l’aria provocatoria. Arriva un gesto di stizza con collo-petto (non una testata), ma tanto basta. Avrebbe potuto, Giacomelli, dare il rigore e poi comminare l’espulsione (i provvedimenti disciplinari possono essere dati anche a gioco fermo). Invece...
INDICAZIONI - Un altro aspetto: da qualche settimana, sembra sia arrivato un nuovo ordine di scuderie. Basta VAR a pioggia, ritorniamo allo spirito originario, solo «chiaro errore». Così facendo, però, si perdono per strada diverse possibilità di sanare gli errori commessi dagli arbitri. Dopo il rigore assegnato contro la Fiorentina che ha scatenato polemiche e il mani di Bereszynski domenica scorsa contro la Samp (con Giacomelli al VAR), la Lazio ne sa qualcosa....
Lazio-Torino 1-3: disastro Var, rigore negato e rosso a Immobile