Shakhtar-Inter
Più che sufficiente la partita del romeno Istvan Kovacs, 37 anni, alla settima gara in Champions League (fase a gironi) della carriera (massimo è arrivato agli ottavi, nel marzo scorso, Bayern-Lazio 2-1): se un difetto bisogna trovargli, 35 falli fischiati sono onestamente troppi, a fronte di due soli giocatori ammoniti. Resta che non ci sono errori decisivi, è bravo a giudicare non da rigore il contatto Dimarco-Dodo.
No rigore
Con il giocatore dello Shakhtar Donetsk praticamente già fuori dal campo (ma conterebbe poco), Dimarco, entrato in scivolata, nel rialzarsi finisce per impattare con Dodo. Anche per come il Gran Capo degli arbitri della Uefa, Rosetti, intende un fallo da penalty, giusto proseguire.
Fortuito
E’ assolutamente fortuito il contatto in cui si fa male Lassina Traoré: sul rinvio di Matviyenko , infatti, Dumfries va nettamente in anticipo, il contrasto che arriva è inevitabile ma totalmente casuale, nessun dubbio.
Disciplinare
Due i cartellini galli, ne manca però almeno uno: Dodo colpisce con una manata, più fortuita che volontaria, la faccia di Bastoni che va giù: posto che è fallo (nonostante le proteste di De Zerbi, che poco dopo sarà ammonito per un’altra intemperanza), ci stava l’ammonizione.
VAR: Fritz (Ger) 6
Solo silent check.