© ANSATORINO - L'Inter vince ancora e sempre 1-0. Terza vittoria consecutiva, sesto risultato utile. La squadra di Mancini è cinica, fortunata, e ha un super Handanovic come ultimo baluardo insuperabile. Questa volta uomo del match è Kondogbia, fortemente voluto da Mancini la scorsa estate, che finalmente si è sbloccato. Altra brutta botta per il Torino dopo il derby perso all'ultimo respiro.
INTER CON IL 3-5-2 - Mancini cambia modulo, come aveva fatto contro la Fiorentina, e si mette a specchio del Torino con il 3-5-2. In attacco Icardi, che aveva riposato con la Roma, è affiancato da Palacio. In panchina resta Jovetic, che non segna da fine agosto, con Perisic e Ljajic. Ventura risponde con la coppia Quagliarella-Belotti, lasciando fuori Maxi Lopez. La sfida con Icardi quindi non si ripropone: i due si incrociano solo per quattro minuti dall'ingresso di Maxi Lopez all'uscita di Icardi nella ripresa.
KONDOGBIA GOL - Umori opposti: il Torino viene dalla beffa nel derby, l'Inter dal colpaccio con la Roma a San Siro. Dopo dieci minuti Icardi e Palacio costruiscono la prima azione pericolosa nerazzurra, ma la difesa granata riesce a cavarsela. La squadra di Ventura fa girare la palla cercando l'imbucata giusta ma l'Inter è messa bene in campo. Alla mezzora il Torino sfiora il gol con Benassi che centra la traversa da fuori area. Un minuto dopo arriva il vantaggio nerazzurro, lo segna Kondogbia con un sinistro al volo su punizione di Nagatomo. È il primo gol con la maglia dell'Inter per il centrocampista francese strappato al Milan a suon di milioni durante il mercato estivo.
SUPER HANDANOVIC - Il Torino entra in campo indiavolato e sfiora subito il pareggio. Serve un super Handanovic, autore di un doppio miracolo su Quagliarella prima e Belotti poi per evitare l'1-1 dopo un minuto di gioco. Al 63' Ventura si gioca la carta Maxi Lopez, in campo al posto di Belotti. Il Torino ci prova fino alla fine, ma trova sempre Handanovic a sbarrargli la porta. Terzo 1-0 consecutivo, ancora porta inviolata per i nerazzurri. L'Inter di Mancini segna poco, ma incassa pochissimo. La storia dice che gli scudetti si vincono con le difese di ferro. I tifosi sognano